Vincenti, Teramo lo aspetta per domani

L’autopsia ritarda i tempi del funerale dell’avvocato di 37 anni, figlio del notaio, trovato morto a Roma dalla sorella
TERAMO. La famiglia e tutta la città dovranno attendere almeno fino a domani per riabbracciare Gaetano Vincenti. L’avvocato di 37 anni trovato senza vita lunedì nel suo monolocale in via della Scrofa, a Roma, deve essere sottoposto ad autopsia. E se tutto andrà come previsto la salma dovrebbe essere restituita ai genitori - alla mamma e al papà Ennio - e alla sorella Marina fra questa sera e domani mattina.
Il giovane, che ormai abitava a Roma da tempo, era tornato a Teramo lo scorso fine settimana. Aveva passato le due serate con gli amici di sempre. E sabato mattina era andato a sciare ai Prati di Tivo. Poi però era ripartito per la Capitale, dove lavorava in uno studio legale affermato. Ma il padre, il notaio Ennio Vincenti, dalla mattina di lunedì tentava di mettersi in comunicazione con il figlio, inutilmente. Così ha chiesto alla figlia minore Marina - anche lei vive a Roma - di andare a casa del fratello. La ragazza, accompagnata dal fidanzato, è andata nell’abitazione di via della Scrofa e ha tentato di entrare con un doppione delle chiavi, ma visto che all’interno c’era la chiave nella toppa, non c’è riuscita. Così sono stati chiamati i vigili del fuoco e il giovane è stato trovato in cucina, ancora in pigiama, riverso su un tavolino, come se dormisse. Ma era senza vita, forse vittima di un ictus.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e infine la salma è stata portata all’obitorio, in attesa dell’autopsia. La madre e il padre, che si sono subito precipitati a Roma, ora sono tornati a Teramo, in attesa di notizie: sono straziati e sperano di poter riavere il corpo del figlio quanto prima. A Roma è rimasta la sorella insieme al fidanzato. Anche lei è profondamente addolorata. La giovane avvocatessa ha voluto mandare un messaggio a quanti sono addolorati per la morte del fratello tramite Facebook: «E' difficile raccogliere i pensieri e scrivere qualcosa su Facebook, ma sento di doverlo a tutte le persone che mi hanno cercata ed alle quali non ho avuto la forza di rispondere. Gaetano è la persona che amo di più al mondo, ho sempre pensato che fosse il fratello migliore che potessi avere. So che resterà sempre con chi lo ha amato e ringrazio, a nome di tutti noi, gli amici che lo hanno accompagnato in questi trentasette anni e che molto probabilmente potranno salutarlo venerdì, quando lo riporteremo a casa. Forse ora sarai sulla cima più alta sulla quale sei mai salito, tra le tue montagne, il sole e la neve più soffice che i tuoi sci abbiano mai sfiorato. Grazie di tutto Gae». Su Facebook sono centinaia i messaggi di cordoglio: Gaetano era un ragazzo bellissimo, ma soprattutto apprezzato da tutti per la sua generosità e la sua ironia. «Sei una delle persone più buone e nobili d’animo che abbia mai conosciuto», scrive un amico.
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