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Violenza razzista sull'autobus
Prima gli insulti poi pugni e calci a un uomo di colore
TERAMO. «Allontanati perchè puzzi». E' iniziata così la rissa in un affollato pullman dell'Arpa fra un teramano, che ha pronunciato il pesante insulto, e un uomo di colore. Tutto è avvenuto ieri alle 8,40, sulla tratta Giulianova-Teramo.
Alla fermata di Bellante sale il teramano, che pare non sia nuovo ad aggressioni verbali rivolte a passeggeri. Questa volta però gli insulti assumono una connotazione razzista e presto i due arrivano alle mani. Ad assistere alla rissa c'è, fra gli altri, un giornalista, Alberto Piccinini, che racconta così l'accaduto: «L'autobus è, come al solito a quell'ora, affollato all'inverosimile, e i due si ritrovano accalcati. Il teramano si rivolge all'extracomunitario di colore con toni minacciosi intimandogli: "Allontanati perchè puzzi". I due iniziano a spintonarsi e a coprirsi d'insulti impressionando i passeggeri».
L'autobus arriva fino alla fermata di Piano d'Accio e l'italiano - appartentemente instabile - sferra un paio di pugni al rivale, che non risponde e si allontana. «Intanto», riprende Piccinini, «alcune donne gridano all'autista di fermarsi e farli scendere. Il dipendente dell'Arpa fa una breve sosta ma poi, ritenendo chiuso l'episodio, riparte».
Ma il teramano, dopo un momento di calma, torna all'attacco. Piccinini racconta che accusa lo straniero: "Non sta zitto anche se non ha il biglietto e puzza", poi lo prende a calci costringendolo a scendere di corsa dal mezzo, nel frattempo arrivato in viale Crispi.
L'aggredito si dilegua. «Due studentesse intimorite e scandalizzate scendono», continua il giornalista-testimone, «gridando contro "l'Arpa che oltre all'affollamento bestiale ci costringe a sopportare queste scene". Qualcuno prova a chiamare i carabinieri ma il pullman arriva a piazzale San Francesco dove l'altro protagonista scende, indisturbato, poco dopo». Piccinini racconta che i passeggeri sono rimasti impressionati.
L'Arpa conferma i fatti ma precisa che il bus Teramo-Giulianova non è quasi mai affollato. L'ora di punta è alle 8 del mattino. E i passeggeri per questi orari chiedono l'istituzione di corse bis, poco probabili, a dire il vero, visti i recenti tagli.
Alla fermata di Bellante sale il teramano, che pare non sia nuovo ad aggressioni verbali rivolte a passeggeri. Questa volta però gli insulti assumono una connotazione razzista e presto i due arrivano alle mani. Ad assistere alla rissa c'è, fra gli altri, un giornalista, Alberto Piccinini, che racconta così l'accaduto: «L'autobus è, come al solito a quell'ora, affollato all'inverosimile, e i due si ritrovano accalcati. Il teramano si rivolge all'extracomunitario di colore con toni minacciosi intimandogli: "Allontanati perchè puzzi". I due iniziano a spintonarsi e a coprirsi d'insulti impressionando i passeggeri».
L'autobus arriva fino alla fermata di Piano d'Accio e l'italiano - appartentemente instabile - sferra un paio di pugni al rivale, che non risponde e si allontana. «Intanto», riprende Piccinini, «alcune donne gridano all'autista di fermarsi e farli scendere. Il dipendente dell'Arpa fa una breve sosta ma poi, ritenendo chiuso l'episodio, riparte».
Ma il teramano, dopo un momento di calma, torna all'attacco. Piccinini racconta che accusa lo straniero: "Non sta zitto anche se non ha il biglietto e puzza", poi lo prende a calci costringendolo a scendere di corsa dal mezzo, nel frattempo arrivato in viale Crispi.
L'aggredito si dilegua. «Due studentesse intimorite e scandalizzate scendono», continua il giornalista-testimone, «gridando contro "l'Arpa che oltre all'affollamento bestiale ci costringe a sopportare queste scene". Qualcuno prova a chiamare i carabinieri ma il pullman arriva a piazzale San Francesco dove l'altro protagonista scende, indisturbato, poco dopo». Piccinini racconta che i passeggeri sono rimasti impressionati.
L'Arpa conferma i fatti ma precisa che il bus Teramo-Giulianova non è quasi mai affollato. L'ora di punta è alle 8 del mattino. E i passeggeri per questi orari chiedono l'istituzione di corse bis, poco probabili, a dire il vero, visti i recenti tagli.
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