Zittita la campana di don Nicola

Casemolino, fa troppo rumore: di notte sabotato l’impianto di amplificazione della chiesa

CASTELLALTO. Se le campane fino al secolo scorso avevano un ruolo importante per l’intera comunità, adesso possono diventare persino perniciose. E gli stessi “sacri bronzi” che in passato potevano salvare la vita avvertendo la cittadinanza dell’arrivo del nemico ora sono diventati un nemico essi stessi, perlomeno per alcuni abitanti di Casemolino. Tanto che di notte hanno sabotato l’impianto elettrico che fa suonare le campane.

E’ accaduto lunedì, quando il parroco don Nicola Recchiuti ha fatto suonare le campane della chiesa intitolata alla Madonna dell'Addolorata più frequentemente del solito, per celebrare la ricorrenza di San Paolino Di Nicola, protettore, appunto delle campane. Mal glien’è colto. In breve ha ritrovato i fili che alimentano gli amplificatori tagliati. Il parroco ora vuol informare la cittadinanza che l’impianto è fuori uso e fa anche un suo commento personale: «E' passata l'uggiosa invernata: gli insetti, i quadrupedi nella nuova stagione si svegliano. Così qualche balordo della nostra comunità si è svegliato. Il giorno 18 febbraio è San Paolino Di Nicola protettore delle campane e si chiede che protegga questo balordo che non vuole sentire il suono!».

In realtà sulle campane da più di un anno c’è un braccio di ferro. Il loro suono dà fastidio soprattutto a un residente della zona e al suo cane. Così il padrone un anno fa ha preso carta e penna e ha chiesto al vescovo, Michele Seccia, di rimuovere la campana della chiesa inaugurata a Casemolino nel 2008 o di modificarla per attenuarne il suono, citando con precisione gli articoli del codice civile su cui si basava la sua protesta. Le lamentele del padrone del cane non sono state condivise da tutta la comunità parrocchiale, molto legata alla chiesa: la cittadinanza ha partecipato sia economicamente che moralmente alla sua costruzione.

Alla fine il vescovo ha preso una decisione salomonica disponendo che la campana non suoni più ogni ora ma solo per annunciare l'inizio della messa. Nell'incontro fra la comunità parrocchiale e il vescovo è stato stabilito che la campana che scandisce le ore dalle 8 del mattino alle 6 di sera deve rimanere muta. Una decisione accettata cristianamente dalla comunità, che però non l’ha condivisa fino in fondo.

Poi lo scampanio fuori dell’orario stabilito, fatto in occasione della festa del protettore delle campane. E dopo un anno torna l’antica ruggine. Evidentemente il suono è proprio sgradito a qualcuno che ha deciso di mettere fine a modo suo al problema. Non si sa chi sia l’autore del gesto vandalico e forse non si saprà mai, visto che con ogni probabilità non sarà presentata denuncia. Intanto si vedrà se il parroco deciderà di riparare il sistema o se la comunità parrocchiale farà definitivamente a meno del suono delle campane.

©RIPRODUZIONE RISERVATA