Angelucci: bisogna sbloccare i fondi Ue

Confindustria: bene l'incontro col governo ma vogliamo i risultati

PESCARA. L'incontro fissato a Roma con il governo per mercoledì prossimo non scongiura l'ipotesi di uscita dal Patto per lo sviluppo di Confindustria, che attende prima di verificare l'effettivo sblocco delle risorse comunitarie, senza il quale «il Patto si svuoterebbe di contenuti», come dice Mauro Angelucci, presidente dell'Unione industriali.

«L'incontro è quello che ci aspettavamo, è quanto avevamo richiesto noi», dice Angelucci. «Le priorità sono quelle che abbiamo sempre indicato, ovvero lo sblocco delle risorse comunitarie e un piano per le infrastrutture in vista della prossima riunione del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica, ndc) di fine mese. Ma sabato, con la riunione della consulta del Patto, dove saranno presenti tutti gli attori coinvolti, definiremo gli ultimi dettagli. In verità era già tutto pronto, mancava solo l'ufficializzazione. Prova ne è la nostra autoconvocazione nella capitale».

«Arriviamo al 21 con un grave ritardo e dopo una pressione sociale e popolare da parte di tutti i soggetti imprenditoriali e sindacali, alla quale Chiodi ha dovuto cedere controvoglia», sostiene Silvio Paolucci, segretario reginale del Pd.

«Ci sono voluti sei mesi per ottenere questa convocazione: é un grave danno agli abruzzesi. Nonostante ciò manca una posizione condivisa fra Regione e firmatati del Patto, manca una concertazione vera su tutti gli strumenti a disposizione e sulle fonti finanziarie da cui attingere. Tutti gli strumenti a disposizione dovrebbero disegnare il nuovo Abruzzo, e noi non possiamo permetterci di perdere questa occasione».

Le infrastrutture prioritarie per la provincia di Teramo secondo Salvatore Di Paolo, presidente degli industriali teramani, restano il completamento della Teramo-Mare fino a Giulianova e il collegamento con Ascoli.

«Le risorse europee», aggiunge Di Paolo, «aiuterebbero tutte le imprese della Val Vibrata, che è inutile nasconderlo, sono in affanno da tempo e fanno difficoltà, soprattutto dopo l'alluvione di marzo per la quale non è stato fatto ancora niente».

Angelucci si aspetta risultati positivi dal vertice romano di mercoledì prossimo: «Faccio l'imprenditore e sono ottimista di natura e mi auguro che le forze politiche abbiano capito il momento dell'Abruzzo. L'importante è cominciare a incassare qualche risultato».

Di diverso avviso Paolucci: «Chiodi deve essere il presidente di tutti, smetterla di dare pagelle sulla base di quanto si assecondino le sue proposte. Chiodi non vuole guardare in faccia alla realtà economica: dipinge un Abruzzo che scoppia di salute, ricchezza e lavoro. Se non parlerà dell'Abruzzo vero si assumerà una responsabilità pesantissima».

«Se si uscirà da palazzo Chigi solo con il Fas che già ci spetta», conclude Paolucci, «allora sarà stato tempo perso».

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