Appalti a picco, Sos dei costruttori

7 Agosto 2010

Meno investimenti in edilizia e mutui per la casa: maglia nera a Teramo

TERAMO. Crisi su tutti i fronti per l'edilizia regionale: è l'Ance di Teramo a lanciare l'allarme. Uno studio di settore ha registrato la diminuzione degli investimenti, il calo dei mutui per l'acquisto di fabbricati residenziali e non, oltre a una forte riduzione del numero di appalti. In ribasso anche salari e iscrizioni alla Cassa edile. In Abruzzo, gli appalti alle imprese di costruzione sono scesi del 41% rispetto a un anno fa e addirittura del 60% nel triennio (2007-2010). E alla Provincia di Teramo spetta la maglia nera.

Sono dati sconfortanti quelli diffusi ieri dall'Associazione costruttori edili di Teramo. Da un'indagine dell'Ance Abruzzo, su dati forniti dalla Banca d'Italia, emerge infatti che nel 2009 i finanziamenti per gli interventi nell'edilizia residenziale hanno subìto un calo del 6%, (dato migliore rispetto alla caduta media del Sud, pari all'11,3% e al -15% registrato a livello nazionale). La flessione maggiore riguarda l'edilizia non residenziale (-10,9%), ma anche in questo caso con danni minori rispetto al Sud (-12,8%) e al dato nazionale (-18,3%).

Prendendo poi in esame il flusso dei mutui si nota come gli investimenti per le abitazioni siano caratterizzati da una variazione negativa del 6% rispetto al 2008, contro il -15% del dato nazionale, mentre l'erogazione di mutui per l'edilizia non residenziale sia scesa del 10,9% rispetto al -18,3% nazionale.

Ma sono state soprattutto le famiglie abruzzesi ad avere avuto la peggio: nel 2009, i mutui concessi dalle banche per l'acquisto di abitazioni si sono ridotti del 18,4%. In questo caso, la restrizione è stata maggiore sia rispetto al resto del Sud (-12,4%), sia rispetto al dato nazionale (-10%). Secondo un altro studio realizzato dall'Ance Teramo, in collaborazione con la Cassa edile, c'è crisi anche sul fronte degli appalti. Confrontando il primo semestre del periodo 2007-2010, in Abruzzo, il numero degli affidamenti è sceso del 60%, mentre gli importi complessivi delle gare affidate hanno subito un calo del 53%.

A Teramo, la riduzione degli appalti è stata del 65%, con un -60% di importi. Tuttavia, entro la fine del 2010, sono previsti lavori di sistemazione delle strade. Progetti che, a giudicare dalle aspettative, dovrebbero dare una boccata di ossigeno all'edilizia locale: l'Anas bandirà gare per 10 milioni di euro di lavori complessivi, mentre la Provincia di Teramo ha in agenda gare per 5 milioni di euro. Dati negativi anche dalla Cassa edile: diminuiscono gli operai iscritti e i salari. Nel triennio 2008-2010, le iscrizioni sono scese del 21% e i salari del 19%. Un'impresa su cinque è in ritardo con i pagamenti e il tasso di morosità è passato dal 9% del 2008 al 19% del 2010 con un incremento del 115%.

Il presidente dell'Ance Teramo, Serafino Pulcini, ha spiegato: «Per timore di non rientrare nei costi, anche di fronte a lavori pubblici, oramai le banche negano alle imprese gli anticipi delle fatture». E ha strigliato gli enti, Pulcini, per i ritardi nei pagamenti motivati dalla necessità di rispettare il patto di stabilità: «Prima di appaltare un lavoro, le amministrazioni dovrebbero fare i conti con il proprio bilancio, e magari ridurre gli stipendi esagerati di molti dirigenti». Infine, rivolgendosi alla Commissione regionale: «Ci auguriamo che il Testo unico sull'edilizia non venga stravolto dal compromesso al ribasso, così come è avvenuto con il Piano casa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA