Autonoma sistemazione, 16 euro
Famiglia con nonna in camper riceve l’assegno: non ci serve l’elemosina.
L’AQUILA. Rimborso autonoma sistemazione secondo trimestre: 16,60 euro. La nonnina di 80 anni che legge la modica cifra sull’atteso assegno inforca meglio gli occhiali spessi e ci riprova. Ma pure alla seconda lettura il risultato è lo stesso. Autonoma sistemazione euro lordi 20, spese 3,40: totale 16,60. Aspettava 100+100, perché vive da sola. Ma non avrà nemmeno il dieci per cento. E con lei anche i suoi parenti, una famiglia di padre, madre e due figlie universitarie che dal 6 aprile, con la casa inagibile, che hanno speso 10mila euro per acquistare un camper e si sono sistemati nel proprio giardino «senza chiedere neanche un panino alla Protezione civile». Secondo trimestre 27 euro, spese 3,40: totale 23,60. Ora la famiglia rifiuta quel contributo «perché a noi l’elemosina non serve».
Prime amare sorprese dall’erogazione del contributo per l’autonoma sistemazione. C’è chi ha avuto, più o meno, la cifra attesa, ad esempio 333 euro per 25 giorni di autonoma sistemazione. Ma, di contro, c’è anche chi ha avuto un contributo talmente basso da volerlo rispedire al mittente, il Comune dell’Aquila. Può essere accaduto che, nella fase di rendicontazione, sia avvenuto un errore. Oppure che la domanda sia stata presentata, o fatta decorrere, con un ritardo di alcuni giorni, il che ha ridotto l’ammontare del contributo. Tuttavia, la famiglia aquilana non è ancora riuscita ad avere spiegazioni. «Non ci fermeremo qui», dicono gli sfollati aquilani. «Non abbiamo chiesto l’albergo sul mare. Vogliamo solo che vengano mantenute le promesse».
CHE DICE L’ORDINANZA. Secondo l’ordinanza 3754 del 9 aprile scorso, a sostegno delle famiglie sfollate il governo assicura un contributo, «fino a un massimo di 400 euro, per la loro autonoma sistemazione. Se nell’abitazione sono presenti più di 4 persone, l’aiuto è comunque di 400 euro; mentre, se in casa c’è una persona di età superiore ai 65 anni o diversamente abile il contributo aumenta di 100 euro per ognuna di queste persone. Chi viveva solo, invece, potrà ricevere 200 euro. Questi benefici economici vengono concessi a partire dalla data di sgombero dell’immobile e fino al 31 dicembre 2009».
IL CARO-AFFITTI. Intanto la Cisl lancia l’allarme affitti. Secondo il segretario regionale Gianfranco Giorgi «negli ultimi mesi è stato registrato un picco dei prezzi relativi agli affitti delle abitazioni agibili e dei locali che non hanno subìto danni dal sisma. Per un monolocale in periferia c’è chi chiede anche 800 euro, cifra che sale vertiginosamente se l’abitazione ha una metratura superiore. Il sindaco Cialente, che si era impegnato a stabilire un tariffario massimo per tutte le case e i locali agibili da affittare, deve intervenire al più presto per arginare il fenomeno. Molte famiglie devono rientrare in città per motivi di lavoro o in vista della riapertura delle scuole e necessitano di una sistemazione autonoma, ma si sono viste chiedere cifre esagerate, nelle zone meno colpite dal terremoto». La Cisl chiede un’ordinanza che preveda un tariffario equo per gli affitti e controlli a campione per evitare aumenti «indiscriminati».
Prime amare sorprese dall’erogazione del contributo per l’autonoma sistemazione. C’è chi ha avuto, più o meno, la cifra attesa, ad esempio 333 euro per 25 giorni di autonoma sistemazione. Ma, di contro, c’è anche chi ha avuto un contributo talmente basso da volerlo rispedire al mittente, il Comune dell’Aquila. Può essere accaduto che, nella fase di rendicontazione, sia avvenuto un errore. Oppure che la domanda sia stata presentata, o fatta decorrere, con un ritardo di alcuni giorni, il che ha ridotto l’ammontare del contributo. Tuttavia, la famiglia aquilana non è ancora riuscita ad avere spiegazioni. «Non ci fermeremo qui», dicono gli sfollati aquilani. «Non abbiamo chiesto l’albergo sul mare. Vogliamo solo che vengano mantenute le promesse».
CHE DICE L’ORDINANZA. Secondo l’ordinanza 3754 del 9 aprile scorso, a sostegno delle famiglie sfollate il governo assicura un contributo, «fino a un massimo di 400 euro, per la loro autonoma sistemazione. Se nell’abitazione sono presenti più di 4 persone, l’aiuto è comunque di 400 euro; mentre, se in casa c’è una persona di età superiore ai 65 anni o diversamente abile il contributo aumenta di 100 euro per ognuna di queste persone. Chi viveva solo, invece, potrà ricevere 200 euro. Questi benefici economici vengono concessi a partire dalla data di sgombero dell’immobile e fino al 31 dicembre 2009».
IL CARO-AFFITTI. Intanto la Cisl lancia l’allarme affitti. Secondo il segretario regionale Gianfranco Giorgi «negli ultimi mesi è stato registrato un picco dei prezzi relativi agli affitti delle abitazioni agibili e dei locali che non hanno subìto danni dal sisma. Per un monolocale in periferia c’è chi chiede anche 800 euro, cifra che sale vertiginosamente se l’abitazione ha una metratura superiore. Il sindaco Cialente, che si era impegnato a stabilire un tariffario massimo per tutte le case e i locali agibili da affittare, deve intervenire al più presto per arginare il fenomeno. Molte famiglie devono rientrare in città per motivi di lavoro o in vista della riapertura delle scuole e necessitano di una sistemazione autonoma, ma si sono viste chiedere cifre esagerate, nelle zone meno colpite dal terremoto». La Cisl chiede un’ordinanza che preveda un tariffario equo per gli affitti e controlli a campione per evitare aumenti «indiscriminati».