Bcc Castiglione, 2011 di crescita

Sale il patrimonio, prestiti per 350 milioni, calano le sofferenze
PESCARA. Dai 92 soci fondatori del 1956, oggi la Bcc Castiglione Messer Raimondo conta quasi 2500 soci, supportati dalle tredici filiali aperte in tre province abruzzesi, fino alle ultime due, in ordine cronologico, che con Montesilvano e Pescara hanno concluso l'espansione sulla costa pescarese. Per la chiusura del 2011 sono stati oltre 1900 a ritrovarsi al Palacongressi di Montesilvano per la cena del socio 2011 e per tracciare un bilancio dell'anno appena trascorso.
«La crisi che stiamo attraversando», ha dichiarato il presidente Alfredo Savini, «ci deve far riflettere e spingerci ad operare sempre con grande impegno e prudenza al fine di poterne uscire al più presto, e facendo sì che non siano sempre gli stessi e i meno fortunati a subirne maggiormente le conseguenze. Ecco perché la Bcc conferma ora più che mai la sua vicinanza alle esigenze delle famiglie, con cui intratteniamo rapporti da più generazioni, frutto del pieno rispetto dei principi della mutualità, della territorialità e della costante presenza nella comunità di appartenenza».
«È sulla base di questa reciproca fiducia che il credito erogato nel 2011 ha superato i 350 milioni di euro ed è caratterizzato da una bassa rischiosità», ha spiegato il direttore Paolo Mingione. «Alla fine del 2011 superiamo quota 40 milioni di patrimonio, con sofferenze sempre al di sotto della media delle banche e delle Bcc nazionali, e siamo diventati la prima BCC della nostra Federazione Abruzzo e Molise. È un risultato di cui sentiamo tutta la responsabilità».
Tra le azioni messe in campo nel 2011, l'intervento come da convenzione Abi per il rifinanziamento delle piccole e medie imprese per 11 milioni di euro, la sospensione dei mutui come da convenzione Abi - Ministero Economia per 2 milioni di euro, interventi per la ricostruzione dell Abruzzo per un totale di 6,5 milioni e finanziamenti per anticipo crediti verso la pubblica amministrazione, che secondo alcuni dati ritarda i pagamenti anche di dodici mesi. Inoltre c'è stata l'applicazione di commissioni sugli affidamenti pari allo 0,10% trimestrale, ovvero un quinto rispetto a quello massimo fissato per legge e un terzo rispetto a quello medio applicato da altre banche, una riduzione unilaterale degli interessi su mutui dello 0,50%, l'anticipazione della Cassa integrazione a quanti ne hanno fatto richiesta e la disposizione di un fondo di solidarietà per le famiglie che hanno perso il posto di lavoro a seguito della crisi.
«La crisi che stiamo attraversando», ha dichiarato il presidente Alfredo Savini, «ci deve far riflettere e spingerci ad operare sempre con grande impegno e prudenza al fine di poterne uscire al più presto, e facendo sì che non siano sempre gli stessi e i meno fortunati a subirne maggiormente le conseguenze. Ecco perché la Bcc conferma ora più che mai la sua vicinanza alle esigenze delle famiglie, con cui intratteniamo rapporti da più generazioni, frutto del pieno rispetto dei principi della mutualità, della territorialità e della costante presenza nella comunità di appartenenza».
«È sulla base di questa reciproca fiducia che il credito erogato nel 2011 ha superato i 350 milioni di euro ed è caratterizzato da una bassa rischiosità», ha spiegato il direttore Paolo Mingione. «Alla fine del 2011 superiamo quota 40 milioni di patrimonio, con sofferenze sempre al di sotto della media delle banche e delle Bcc nazionali, e siamo diventati la prima BCC della nostra Federazione Abruzzo e Molise. È un risultato di cui sentiamo tutta la responsabilità».
Tra le azioni messe in campo nel 2011, l'intervento come da convenzione Abi per il rifinanziamento delle piccole e medie imprese per 11 milioni di euro, la sospensione dei mutui come da convenzione Abi - Ministero Economia per 2 milioni di euro, interventi per la ricostruzione dell Abruzzo per un totale di 6,5 milioni e finanziamenti per anticipo crediti verso la pubblica amministrazione, che secondo alcuni dati ritarda i pagamenti anche di dodici mesi. Inoltre c'è stata l'applicazione di commissioni sugli affidamenti pari allo 0,10% trimestrale, ovvero un quinto rispetto a quello massimo fissato per legge e un terzo rispetto a quello medio applicato da altre banche, una riduzione unilaterale degli interessi su mutui dello 0,50%, l'anticipazione della Cassa integrazione a quanti ne hanno fatto richiesta e la disposizione di un fondo di solidarietà per le famiglie che hanno perso il posto di lavoro a seguito della crisi.
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