ACCOGLIENZA

Bimbi orfani in fuga dalla guerra: in Abruzzo si cercano famiglie per ospitarli

La Garante dell’infanzia pubblica un bando per trovare anche mediatori linguistici e culturali

Sono loro - i bimbi - le vittime principali della guerra che sta devastando l’Ucraina. In special modo quelli che non avevano già i propri genitori oppure che li hanno dovuti lasciare nel Paese in fiamme per mettersi in fuga all’estero. L’Abruzzo si mobilita per accoglierli. In realtà già ha cominciato, ospitando i primi 45 piccoli orfani arrivati a Cerchio nei giorni scorsi, ma ci si aspettano ondate ancora più imponenti – almeno dieci volte più grandi – di profughi nelle prossime settimane.

Per questo, la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo, Maria Concetta Falivene, ha deciso di pubblicare  un avviso per stilare l’elenco delle famiglie – ma anche singoli – disponibili a fare da tutori in maniera volontaria ai bimbi orfani o senza accompagnamento – in una sorta di adozione temporanea – e accoglierli nella propria casa. Contemporaneamente si cercano anche mediatori linguistici e culturali per assisterli al meglio e integrarli.

GUARDA QUI L'AVVISO DELLA GARANTE DELL'INFANZIA

Sono essenzialmente tre le tipologie di figure richieste con l’avviso pubblico, tutte per un impegno volontario. La prima figura è quella di chi è disponibile a fare da tutore accogliendo i bimbi in casa propria. "Si intende avviare una ricognizione finalizzata alla raccolta delle disponibilità di nuclei famigliari residenti in Abruzzo, all’accoglienza temporanea dei minori non accompagnati e/o delle famiglie con minori in fuga dalle zone del conflitto dell’Ucraina", si legge nell’anticipazione dell’avviso. "Non ci sono particolari requisiti, possono partecipare sia famiglie che singoli cittadini. Saranno poi le autorità preposte – prefetture e tribunale – a valutare caso per caso a chi affidare i bimbi e per quanto", aggiunge Falivene.

"Si intende avviare anche una ricognizione finalizzata alla formazione di un elenco di mediatori culturali e linguistici, con il compito di facilitare gli ingressi in famiglia, disponibili ad affiancare e supportare gratuitamente il percorso di inserimento", si legge nell’anticipazione. "Anche in questo caso non ci sono requisiti particolari. Di certo sono favoriti coloro che hanno unalaurea specifica, ma anche chi viene dal paese in guerra o conosce la lingua ucraina può partecipare". L’avviso, con i moduli da riempire per offrire la propria disponibilità, sarà pubblicato sul sito web istituzionale della Regione Abruzzo e non avrà scadenza.