Cazzola: «Del Turco merita più solidarietà»

Il parlamentare Pdl bacchetta i colleghi durante il suo intervento alla Camera

SULMONA. Un buon amico non va abbandonato nei momenti di difficoltà. Fedele a questo principio l’onorevole Giuliano Cazzola (Pdl) vice presidente della Commissione lavoro, in un intervento alla Camera, è tornato a parlare di Ottaviano Del Turco. «Per lui» ha detto in aula «non vi è stata quella solidarietà collettiva che giustamente si è avuta in altre occasioni. Anzi, i messaggi di solidarietà inviati a Del Turco da alcuni colleghi sono stati sprezzantemente definiti da un altro parlamentare dei “pizzini”». Il riferemento è ad Antonio Di Pietro.

Quali sono state le reazioni in aula e dietro le quinte dopo il suo intervento su Del Turco?
«Eravamo in pochi in aula. Mi rammarica dover dire che non ci sono state manifestazioni di solidarietà a quanto ho espresso in apertura del mio intervento sulla manovra economica».

Neppure da parte dei parlamentari del centrosinistra?
«No. Si sono chiusi tutti in una “dignitosa indifferenza”».

Il 25 luglio lei ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Angelino Alfano, per chiedere la scarcerazione di Del Turco e l’eventuale accertamento delle modalità dell’arresto dell’ex governatore. Gli effetti?
«Alfano si sta impegnando personalmente su questo caso. Anche se sappiamo entrambi che un ministro può fare ben poco. Le decisioni vengono prese dalla magistratura di cui personalmente ho grande fiducia».

Tra poco per Del Turco scadranno i termini della carcerazione preventiva. La lunga permanenza in cella gli è costato un dimagrimento di 7 chili. Crede che sarebbe opportuno concedergli i domiciliari?
«Ottaviano avrebbe dovuto ottenere da subito i domiciliari. L’ho detto e lo ripeto. A un uomo di 65 anni, con dei problemi di salute, difficilmente si aprono le porte del carcere. E poi su che base? A incastrare Enzo Tortora fu un pentito, in questo caso ad accusare Del Turco sono le esternazioni di un imprenditore che potrebbe anche non dire la verità. Trovo che la linea dura adottata dai giudici sia discutibile».

Berlusconi è stato uno dei primi a dare solidarietà a Del Turco, parlando di “teorema accusatorio”. Si tratta di un ulteriore stimolo alla riforma della giustizia cercando “alleati” anche nel centrosinistra?
«Può darsi. Nei confronti di Del Turco, purtroppo, si è innalzato un inspiegabile muro di indifferenza, difficile da scalfire. Io ho una cosa sola da rimproverarmi. Quando in Parlamento, in un’aula stracolma, si è chiesta la solidarietà a Fassino e nessuno gliel’ha negata, non ho avuto la prontezza di chiedere la stessa solidarietà nei confronti di Ottaviano».

Tornerà a trovarlo in carcere?
«Spero di poterlo riabbracciare a casa sua, a Collelongo».

Onorevole Cazzola, cosa augura a Del Turco?
«Che gli venga restituito l’onore ingiustamente tolto».

Giuliano Cazzola ha scritto una lettera di ringraziamento al direttore del carcere di Sulmona Sergio Romice «per l’efficienza della struttura di reclusione peligna». Mentre l’onorevole Melania De Nichilo Rizzoli (Pdl), medico personale dell’ex governatore della Regione, in un convegno medico a Cortina, ha ribadito la necessità «di monitorare continuamente la salute di Ottaviano Del Turco, affetto da patologie acute e croniche».