«Che bella città, per noi è l'ideale»

19 Settembre 2010

L'ex pm e la moglie a spasso nei giardini di Palazzo D'Avalos

VASTO. «Quant'è bella questa città. Dobbiamo rimboccarci le maniche per curare le ferite provocate dall'abbandono». E' una vera e propria dichiarazione d'amore per Vasto e L'Abruzzo quella che il senatore Antonio Di Pietro fa camminando nei giardini di Palazzo D'Avalos al fianco della moglie. «Ancora una volta questa città si è rivelata luogo ideale per ritrovare lo spirito di amicizia e parlare dei programmi. Grazie agli amministratori e ai vastesi che con il loro calore mi fanno fare sempre bella figura». A salutare l'arrivo del leader ieri mattina sono accorsi centinaia di studenti che come tradizione vuole hanno festeggiato il primo sabato di scuola disertando le aule scolastiche.

Migliaia le persone che dalle prime ore del mattino hanno affollato Palazzo D'Avalos e piazza Pudente (dove sono stati sistemati schermi giganti e altoparlanti) e piazza Barbacani. Tanti gli ospiti arrivati per la prima volta in città e che hanno confidato di non immaginare nemmeno che nel centro Italia e in Abruzzo ci fosse una località così bella. Complice la giornata di sole e la colonnina di mercurio che alle 11 ha raggiunto i 30 gradi centinaia di convegnisti hanno preso d'assalto la spiaggia.

Folla delle grandi occasioni anche in corso De Parma, corso Italia e fra le bancarelle del mercato settimanale di viale D'Annunzio. La kermesse dell'Idv si è rivelata ancora una volta una ottima occasione promozionale per la città e soprattutto per la cucina tipica.

A mettere tutti daccordo ci ha pensato il brodetto alla vastese, re indiscusso della tavola in questi giorni.

Grande assente Gianfranco Fini che per la seconda volta ha rifiutato l'invito di Di Pietro, molti i rappresentanti del centrodestra che non hanno resistito alla tentazione di assistere agli interventi dei dipietristi. La giornata ha fatto registrare anche due fuoriprogramma. Due ospiti colti da malore: una donna di 40 anni che si è sentita mancare a causa del grande caldo e una spettatrice punta da una vespa. Tutto si è risolto senza grandi conseguenze. E alle 21 i riflettori si sono spenti su Palazzo D'Avalos e accesi su piazza Rossetti per illuminare i due mattatori della serata: il cantautore Luca Barbarossa e il regista-attore Neri Marcorè.

© RIPRODUZIONE RISERVATA