Chieti, Di Primio si insedia in Comune. Un leghista potrebbe essere alla presidenza

L’Udc in corsa per il vicesindaco. Iniziano le trattative per i dieci posti di assessore. Il sindaco tiene le deleghe alla cultura, eventi e Ue

CHIETI. «Ma non sarà un pesce d’Aprile?». Umberto Di Primio stringe sorridendo la mano del presidente del Tribunale Geremia Spiniello che lo ha appena insediato nella nuova carica di sindaco. «No, oggi è il primo di Aprile ma è tutto a posto», assicura il giudice.

La breve cerimonia finisce con una stretta di mano e l’applauso della piccola folla di consiglieri neoeletti, Mario Colantonio ed Enrico Bucci davanti a tutti, stretti nell’ufficio del terremotato palazzo d’Achille, terremotato come la sede del Tribunale. «Spero che questa situazione si risolva presto», dice Spiniello. Di Primio lo rassicura: «Ho preso già contatti con la Provincia, ne parleremo presto in un prossimo incontro».

Il presidente del Tribunale illustra quindi i tempi per le ulteriori verifiche. Oggi e domani continuerà l’esame sui voti delle liste. Dalla prossima settimana ci sarà quella delle preferenze dei candidati. Si arriverà quindi attorno al 10-12 aprile per la proclamazione degli eletti.

Oggi alle 9,30 ci sarà il passaggio del consegne con Francesco Ricci. Alle 11 è prevista una prima riunione informale con i dirigenti del comune.

Intanto Di Primio ha iniziato le consultazioni per la formazione della giunta. C’è naturalmente riservatezza sui nomi. Dei dieci assessorati annuncianti dal sindaco, in linea di massima il Pdl dovrebbe averne cinque, due l’Udc compreso il vicesindaco, uno la lista Alleanza per Di Primio, uno l’Mpa, uno Giustizia Sociale. Il consigliere della Lega Nord Gianni Di Labio potrebbe ricoprire la carica di presidente del Consiglio.

Il sindaco manterrebbe per sè le deleghe la turismo, agli eventi e ai rapporti con l’Europa. Per i cinque assessori del Pdl si fanno i nomi di Mario Colantonio, Marco D’Ingiullo, Raffaele Di Felice, Emilia De Matteo, Vincenzo Ginefra. Poiché per statuto dovrebbero dimettersi da consiglieri, al loro posto entrerebbero in consiglio comunale Stefano Rispoli, l’assessore provinciale Silvio Tavoletta, Emiliano Vitale, Ezio Di Crecchio e Diego Costantini. L’Udc potrebbe chiedere l’assessorato per un esterno, Angelo Cellini, segretario provinciale, che potrebbe ricoprire la carica di vicesindaco (Cellini è stato con Andrea Buracchio l’artefice dell’accordo con il Pdl), l’altro assessore Udc potrebbe essere Antonio Viola. In questo caso entrerebbe Alessandro Orsini.

Alleanza per Di Primio potrebbe avanzare la candidatura ad assessore di Palmerino Di Renzo, il più votato della lista, in questo caso entrerebbe in consiglio Osvaldo Papa. A Giustizia Sociale, la lista di Bruno Di Paolo, potrebbe essere riservato un assessorato pesante. In questo caso sarebbe lo stesso capolista Di Paolo a ricoprirlo.

Sull’Mpa ci sono due eletti: Liberato Aceto e Giuseppe Giampietro, assessore di Francesco Ricci fino a metà febbraio. Uno di loro dovrebbe entrare in giunta. Al posto dell’assessore entrerebbe in consiglio Graziano Marino.

I giochi sono comunque all’inizio, e la lista non si avrà prima della proclamazione degli eletti, quindi all’incirca a metà mese. Poi il consiglio sarà chiamato a riunirsi per il primo atto della consiliatura, l’approvazione del bilancio preventivo che dovrà avvenire entro il 30 aprile.
Subito dopo Di Primio volerà a Bruxelles, il 4 e 5 maggio per una serie di incontri dell’associazione dei sindaci europei.

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