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Concorso scuola, in arrivo ottomila domande

C’è posto per un candidato ogni cinque. Gran parte delle speranze è riposta sulle cattedre di medie e superiori

L’AQUILA. Rien ne va plus. I giochi sono fatti. O meglio, la partita vera inizia ora e in campo ci sono 165.576 giocatori. Tante, secondo un primo calcolo, sono le domande arrivate al ministero della Pubblica istruzione attraverso la piattaforma “Istanze online” in risposta al concorso docenti 2016. Al momento, si tratta di almeno 40mila aspiranti in meno rispetto alle aspettative, ma è pur sempre un numero elevato rispetto ai posti messi a bando: 63.712 posti – 6.933 e per la scuola dell'infanzia, 17.299 per la primaria, 15.638 per le scuole medie, 17.231 per le superiori, 6.105 per il sostegno e 506 posti per la nuova classe di concorso (A023 italiano per stranieri). Per i vincitori, le assunzioni possono slittare al 2017.

Se secondo il trend nazionale il posto è appannaggio di un candidato su tre, i numeri sono ancora più impegnativi per tanti che hanno fatto domanda in Abruzzo. Qui, secondo i dati forniti dai sindacati, parliamo di 1.411 posti totali di cui 1.301 relativi all’area comune e i restanti 110 al sostegno. Gran parte delle speranze è riposta tra le 482 cattedre della scuola primaria e le 682 della secondaria (medie e superiori), con altri 189 posti previsti nella scuola d’infanzia. Secondo Carlo Frascari, segretario regionale per l’Abruzzo del Sindacato autonomo lavoratori scuola (Snals) è lecito aspettarsi che almeno 8mila domande siano state inoltrate da candidati che aspirano a lavorare in Abruzzo.

I POSTI IN REGIONE. «Le iscrizioni si sono appena chiuse», valuta, «e i dati precisi li avremo solo nei prossimi giorni. Ma dall’andamento nazionale è lecito aspettarsi una partecipazione massiccia che potenzialmente potrebbe raggiungere le 10mila domande».

La situazione cambia da classe di concorso a classe di concorso. Chi insegna Lingua e Letteratura inglese, ad esempio, sa che può aspirare a uno dei 17 posti nelle medie oppure 27 nelle superiori. In Abruzzo c’è maggiore disponibilità di posti per chi insegna le materie letterarie. Disponibili 89 cattedre in Italiano, Storia, Geografia per le medie, mentre 69 sono i posti per gli insegnanti di discipline letterarie alle superiori. Chi insegna Matematica ha a disposizione 65 posti alle medie e 22 alle superiori (12 cattedre riguardano però Matematica e Fisica). Per Scienze motorie, nelle scuole secondarie i posti sono 47, 24 alle medie e 23 alle superiori.

L’INCOGNITA RICORSI. Bando alla mano, il concorso è riservato a docenti abilitati. E sono esclusi i tanti laureati che, pur avendo insegnato per anni come supplenti, sono ancora senza il titolo di abilitazione. Ma i rappresentanti dei lavoratori sostengono che accanto alle domande regolari saranno migliaia quelle "cartacee" presentate dagli esclusi.

L'istanza online è riservata soltanto a coloro che possono vantare un'abilitazione all'insegnamento. Tutti gli altri, indirizzati dai rappresentanti dei lavoratori, hanno prodotto domanda attraverso un modello cartaceo. E ora sperano nel “ripescaggio”. Di qui è partita la girandola dei ricorsi collettivi, con sigle come l’Anief specializzate a tentare la via legale per l’ammissione forzata. Il Tar Lazio ha ammesso un candidato senza abilitazione a partecipare alle prove concorsuali. Ma si tratta di una procedura incerta e legata a dinamiche legali difficili da scardinare.

«Ci sono dei movimenti», valuta Frascari, «la cui attività sindacale è pari a zero, sono più che altro specializzati nel cavalcare battaglie legali”. Naturalmente, lo fanno a pagamento. «Certo», riprende il sindacalista, «la questione dell'abilitazione obbligatoria sembra essere concepita per creare caos anche in relazione a chi ha già sostenuto un concorso entrando nel Tfa e deve ora sostenere un'altra prova. La cosa dimostra che questi Tfa, così come altre scuole di specializzazione, sono istituzioni nate solo per dare ossigeno alle Università».

La prova scritta è prevista tra fine aprile e inizio maggio, a seconda delle disponibilità delle aule.

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