Consiglio regionale sulla guerra, firmata un’altra risoluzione per Gaza: ma il termine “genocidio” non c’è

27 Settembre 2025

Anche la maggioranza di centrodestra presenta un documento per la Palestina dopo Pd e M5S: «Il governo Meloni ha dimostrato impegno, no alle strumentalizzazioni». E l’intesa già si allontana

L’AQUILA. Sono tre le risoluzioni presentate in consiglio regionale contro la guerra a Gaza: a quelle del Pd e del M5S, adesso, si aggiunge anche un documento del centrodestra. «Sosteniamo il governo nella ricerca di una soluzione seria e responsabile al conflitto israelo-palestinese», dicono a una sola voce i consiglieri Massimo Verrecchia di Fratelli d’Italia, Emiliano Di Matteo di Forza Italia, Vincenzo D’Incecco della Lega, Marianna Scoccia di Noi Moderati e Luciano Marinucci della lista Marsilio Presidente. Martedì alle ore 15, Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale di Forza Italia, aprirà la discussione che potrebbe finire in un pantano di polemica. C’è una differenza tra le risoluzioni politiche: se in quelle dell’opposizione – una depositata da Pierpaolo Pietrucci del Pd e l’altra da Erika Alessandrini del M5S – si parla di «genocidio», in quella della maggioranza questo termine non compare. E non sembra un dettaglio. Proprio per questo, il dibattito nella sala Spagnoli al piano terra dell’Emiciclo potrebbe virare in uno scontro politico: in consiglio regionale si rischia lo stop.

«Abbiamo depositato una risoluzione che impegna il presidente della Regione e il governo regionale a promuovere e sostenere ogni iniziativa del governo italiano utile alla risoluzione del conflitto israelo-palestinese», spiegano i capigruppo del centrodestra, «la Regione Abruzzo condanna da sempre con fermezza ogni forma di violenza e ritiene che la crisi in Medio Oriente debba essere affrontata con serietà, responsabilità e rispetto per le popolazioni coinvolte». La maggioranza promuove l’azione estera del governo Meloni: «Il governo italiano ha dimostrato fin da subito attenzione e impegno, sia sul piano diplomatico che umanitario, fornendo assistenza alla popolazione di Gaza e accogliendo il maggior numero di rifugiati provenienti dalla Striscia. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito con chiarezza la priorità del cessate il fuoco e la mozione che sarà presentata in Parlamento per il riconoscimento della Palestina, subordinata al rilascio degli ostaggi e all’esclusione di Hamas da ogni forma di governo, rappresenta un passo concreto verso una soluzione equilibrata e duratura».

Verrecchia, Di Matteo, D’Incecco, Scoccia e Marinucci lanciano un messaggio alla minoranza: «Riteniamo irresponsabile strumentalizzare il conflitto per fini politici interni, alimentando tensioni e promuovendo manifestazioni che rischiano di destabilizzare il Paese. Le istituzioni devono operare per costruire ponti, non per alzare muri». I cinque spiegano il perché di una risoluzione-ter: «La nostra risoluzione vuole riaffermare il ruolo delle istituzioni regionali nel sostenere un percorso di pace, nel rispetto della diplomazia e della legalità internazionale. Il nostro compito è quello di contribuire, con onestà e senso delle istituzioni, a una soluzione che metta al centro la vita e la dignità delle persone».

Le risoluzioni di Pietrucci e Alessandrini chiedono che la Regione condanni «il genocidio» in Palestina e di interrompere scambi commerciali e progetti di cooperazione con Israele. 

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