Del Turco verso i domiciliariI pm ascolteranno Taormina

La Procura di Pescara ritiene che il governatore dell'Abruzzo Ottaviano Del Turco possa essere scarcerato. Stessa richiesta per gli altri arrestati per le presunti tangenti nella sanità. Entro cinque giorni la decisione del gip Maria Michela Di Fine. Sarà ascoltato dai pm l'avvocato Carlo Taormina a proposito del presunto memoriale di Giancarlo Masciarelli, ex "numero uno" della Fira.

Ottaviano Del Turco e gli altri cinque arrestati nell'inchiesta su presunte tangenti per 15 milioni di euro nella sanità potrebbero essere presto scarcerati, probabilmente tra lunedì e martedì: la novità arriva dalla Procura di Pescara dimostratasi finora inflessibile che ha presentato oggi al gip Maria Michela Di Fine - assente per ferie fino a domenica - l'istanza di sostituzione della misura cautelare in arresti domiciliari per gli arrestati e in obbligo di dimora per due delle tre persone attualmente ai domiciliari.
 
Il gip ha cinque giorni di tempo per decidere sulla richiesta che non è stata esaminata dal suo sostituto, forse non solo per la mole del materiale (circa 500 pagine). La mossa della magistratura giunge all'indomani del ritiro tecnico delle istanze di scarcerazione davanti al Tribunale del Riesame deciso dai legali dei sei in carcere.
 
Secondo il Procuratore Nicola Trifuoggi, "non vi sarebbero più pericoli di inquinamento delle prove, né reiterazione del reato né fuga, e anche perché nell'ordinanza era prevista la detenzione in carcere fino al 14 agosto". Intanto l'ex parlamentare "no global" del Prc, Francesco Caruso, ha invitato Del Turco ad utilizzare la sua condizione di carcerato per far conoscere le "condizioni drammatiche" in cui si trovano le prigioni italiane.
 
Oltre a Del Turco sono ancora in carcere l'ex segretario generale della presidenza della Giunta, Lamberto Quarta, l'ex capogruppo del Pd, Camillo Cesarone, l'ex assessore alle attività produttive, Antonio Boschetti (Pd), l'ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga, e l'ex amministratore delegato della Humangest, Gianluca Zelli. Sono invece ai domiciliari l'ex presidente della Finanziaria regionale (Fira) Giancarlo Masciarelli, il segretario dell'ex assessore alla Sanità Bernardo Mazzocca (Pd), Angelo Bucciarelli, e l'ex assessore alla sanità nella precedente giunta di centrodestra, Vito Domenici, unico per il quale la Procura non ha formulato alcuna richiesta per la pendenza di ricorsi in Cassazione. L'unico a beneficiare della sostituzione della misura cautelare era stato Mazzocca che dal 23 luglio ha l'obbligo di dimora a Caramanico (Pescara). Lunedì pomeriggio l'avvocato Carlo Taormina - difensore di Masciarelli nell'ambito dell'inchiesta sulla Fira dalla quale poi era nata l'indagine sulla sanità - sarà ascoltato come testimone dai magistrati pescaresi: nei giorni scorsi Masciarelli era stato sentito in Procura sull'esistenza di un suo presunto memoriale.
 
L'inchiesta ha coinvolto 35 persone indagate per associazione per delinquere finalizzata alla concussione e corruzione. Il grande accusatore è l'imprenditore della sanità Vincenzo Angelini, per il quale il gip non accolse la richiesta di arresto ritenendo importante il suo contributo alle indagini.