Due oli abruzzesi sul podio al concorso Ercole Olivario

Tommaso Masciantonio con il Premio
Un frantoio di Casoli e uno di Penne premiati alla XXXIII edizione della rassegna nazionale. Il vincitore Masciantonio: «Lavoro non facile, riconoscimento all’impegno di una vita»
PESCARA. Due oli extravergini d’oliva abruzzesi salgono sul podio della XXXIII edizione del concorso nazionale Ercole Olivario 2025 di Perugia. Il primo premio al Dop Trappeto di Caprafico Colline Teatine dell’Azienda Agricola di Tommaso Masciantonio di Casoli per la categoria Oli extravergini certificati Dop/ Igp Fruttato Medio. Secondo premio per la categoria Extravergine Fruttato Medio al Flores dell’azienda Frantoio Mercurius di Penne.
Dodici le etichette premiate dal prestigioso concorso che celebra le eccellenze dell’olivicoltura italiana e la qualità dell’olio made in Italy, simbolo di identità, tradizione e passione. «Un riconoscimento che premia l’impegno di una vita e il lavoro di un anno duro per tutta l’agricoltura italiana alle prese con la sfida climatica», afferma Masciantonio, particolarmente emozionato per la sua prima volta da primo classificato all’Ercole.
Masciantonio, già ai vertici mondiali della qualità con superbe interpretazioni di cultivar autoctone del terroir alle pendici della Maiella, ovvero oliva ’ndossa – l’Intosso di Casoli oggi presidio Slow Food – Gentile di Chieti e Crognalegno, incarna la quinta generazione della famiglia Masciantonio, che fin dall’Ottocento custodisce un patrimonio di seimila piante di olivo per la metà secolari. L’extravergine che quest’anno distingue l’azienda dell’Altopiano di Caprafico esprime l’unicità della biodiversità abruzzese. Un blend elegante di Intosso e Gentile coltivati in altitudine nella microarea tra Casoli e Guardiagrele.
«Un terroir pietroso, di natura calcarea, che ci regala una varietà di sentori vegetali che ricordano il carciofo, il pomodoro, la mandorla verde. Un naso importante, complesso, in ottimo equilibrio tra amaro e piccante, che fa la differenza sulle singole tonalità», racconta il produttore. «Premi come questo ci tirano su il morale e ci danno coraggio, produrre olio non è una passeggiata, noi produttori siamo chiamati a una prova ardua per l’imprevedibilità del clima, ormai estremo in periodi inaspettati».
Di recente il produttore casolano è stato eletto vicepresidente Fioi, Federazione italiana olivicoltori indipendenti, e dichiara: «Vogliamo fare gruppo e tenere viva e vitale l’olivicultura italiana con la sua biodiversità diffusa, un valore unico e prezioso da trasmettere al consumatore, facendo formazione, sensibilizzando la ristorazione affinché dell’oro verde italiano si faccia il miglior utilizzo in cucina. Alle istituzioni chiediamo più attenzione affinché l’indotto cresca, con la cura dei nostri olivi siamo responsabili della tutela della biodiversità, del paesaggio e dell’identità dei luoghi».
Sulla serietà del concorso è intervenuto anche Claudio Di Mercurio del Frantoio Mercurius di Penne, insignito del secondo premio per la categoria Extravergine Fruttato Medio per l’Olio Flores: «Inseguivo questo premio dal 2012. Per noi la presenza delle Camere di commercio è sinonimo di affidabilità. È stato un lungo cammino fatto di ricerca sulle materie prime e innovazione nelle fasi di lavorazione».
Dedicato alle eccellenze olearie italiane, il concorso nazionale Ercole Olivario è organizzato da Unioncamere nazionale in collaborazione con Camera di Commercio dell’Umbria e con il sostegno di Agenzia Ice, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Ministero delle imprese e del Made in Italy, con il supporto del Crea - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, del Centro di ricerca ingegneria e trasformazioni agroalimentari (It) Sede di Pescara, delle associazioni dei produttori olivicoli e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione dell’olio di qualità italiano.
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