E in Val di Sangro nasce il nuovo Ducato “pulito”

7 Maggio 2014

Il prototipo del furgone è stato presentato agli studenti dell’Its di Lanciano Avrà un motore diesel e uno elettrico che potranno essere impiegati insieme

LANCIANO. Un Ducato “pulito” sta per essere prodotto dalla Sevel. È bimodale, cioè a doppio motore (diesel ed elettrico), adatto ad entrare nei centri storici chiusi al traffico tradizionale sottoforma di furgoni commerciali oppure di ambulanze, veicoli per vigili del fuoco ed altro ancora.

Si è parlato di questo prototipo (sul listino Fiat dal prossimo anno) ieri nella sede “da Vinci” dell’Istituto di studi superiori “da Vinci-de Giorgio”, ente capofila della Fondazione ITS (Istituto tecnico superiore), dove i diplomati si specializzano per due anni con studi legati alla meccanica e all’inglese, e fanno stage formativi nelle aziende dell’automotive in Val di Sangro.

Silvio Di Lorenzo della Camera di commercio di Chieti, Raffaele Trivilino dello Iam (consorzio di imprese del settore automotive), Antonio Di Nunzio della Alesa (Agenzia per energia e sviluppo ambientale) e il preside Gianni Orecchioni hanno illustrato la novità, progettata tutta in Abruzzo in tre anni di ricerca all’interno del Polo Automotive (compresa l’Università dell’Aquila per la parte elettrica del nuovo veicolo), e infine prodotta dalla Sevel, la più grande fabbrica d’Abruzzo (circa6mila operai) del gruppo Fiat-Psa, in Val di Sangro.

Secondo Di Lorenzo, il Polo Automotive della Val di Sangro è il migliore in Italia, grazie alla forza della Sevel e al Consorzio Iam. «È In grado di catturare progetti europei», ha sottolineato il presidente dell’Ente camerale. Arriverà anche il Campus Automotive, di cui si parla dal 2004, e sono già partiti gli espropri. «Ma è importante», ha aggiunto Di Lorenzo, «l’impegno dei giovani nella scuola, con gli stage formativi e i percorsi di alternanza scuola-lavoro come si fa nell’ITS: imparare l’inglese e credere nell’automotive».

Cresce il bisogno di tecnici specializzati e motivati, bravi nell’innovazione, capaci di sfruttare le opportunità di questo territorio. «Gli ultimi anni di scuola devono essere sempre più vicini al mondo del lavoro», ha dettoTrivilino illustrando le nuove tendenze di traffico commerciale in Europa, in aumento rispetto a quello automobilistico. Ma c’è un aumento anche del tasso di inquinamento.

Da qui il bisogno di cambiare le modalità produttive e i mezzi di trasporto «per abbassare la congestione di traffico e gli incidenti secondo specifici obiettivi europei», ha sottolineato Trivilino: «In Abruzzo, e in Val di Sangro in particolare, riusciremo a stare in piedi se faremo cose che altri non sanno fare».

L’esempio è proprio il Ducato bimodale, a doppia propulsione (il nome verrà dato in seguito), che Di Nunzio ha definito «un evento storico» per le sue caratteristiche meccaniche, diverso dai motori “ibridi” elettrico-diesel, capace in situazioni critiche di utilizzare entrambi i motori contemporaneamente. Una rivoluzione, cui attingeranno gli studenti del “da Vinci” con stage formativi.

Gino Melchiorre

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