Il punto vendita Mercatone Uno a Scerne di Pineto

ABRUZZO

Fallimento Mercatone Uno: notte choc per 1800 lavoratori

Sono un centinaio gli addetti nei tre punti vendita regionali di Sambuceto, Pineto e Colonnella

MILANO. Notte da incubo per oltre 1.800 lavoratori della Mercatone Uno e per i cento addetti che operano in Abruzzo negli store di Sambuceto, Pineto e Colonnella. Shernon Holding, la società che gestiva punti vendita, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Milano. I lavoratori sono venuti a conoscenza del fallimento via facebook nella notte: «Non c'è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell'azienda», ha detto Luca Chierici, segretario della Filcams di Reggio Emilia. Shernon Holding aveva acquisito i 55 punti vendita dello storico marchio emiliano, mitico sponsor di Marco Pantani negli anni '90, meno di un anno fa, e da circa un mese aveva presentato domanda di ammissione al concordato preventivo. Per il 30 maggio, era stato convocato al ministero dello Sviluppo economico il tavolo di crisi. In queste ore, davanti a numerosi negozi chiusi, sono in corso presidi e sit-in dei lavoratori. Sono oltre 500 le aziende fornitrici coinvolte nel crac, società che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro. Di fronte alla sentenza di fallimento, l'associazione fornitori Mercatone Uno fa sapere che seguirà attentamente «il percorso giuridico che si evolverà, soprattutto per capire le conseguenze tra questo fallimento e il procedimento di amministrazione straordinaria del gruppo Mercatone, al fine di tutelare i crediti dei propri associati e i livelli occupazionali». I fornitori, ha detto William Beozzo, direttore dell'associazione, «hanno sempre manifestato a tutti gli organi competenti le proprie perplessità sull'operazione con Shernon Holding. Sono stati persi altri otto mesi e ulteriori risorse finanziarie. Ricordiamo che in gioco non ci sono solo i 1.860 dipendenti del gruppo, ai quali mandiamo tutta la nostra solidarietà, ma anche tutti i dipendenti delle nostre aziende, un indotto che coinvolge in Italia quasi 10mila persone».