Farindola, valanga travolge l'albergo isolato dalla neve: si temono vittime

18 Gennaio 2017

Clienti e dipendenti dell'Hotel Rigopiano potrebbero essere rimasti coinvolti nel drammatico crollo. L'allarme inviato da un cuoco in vacanza con moglie e due figli alla Croce rossa di Pescara. Difficoltà nei soccorsi, il presidente della Provincia Di Marco sul suo profilo Facebook: «Inviata una turbina per far passare la colonna mobile dei soccorsi»

FARINDOLA. Potrebbero esserci vittime nella valanga che ha travolto l'Hotel Gran Sasso Rigopiano a Farindola (Pescara), una spa molto rinomata in Abruzzo e non solo: il fatto è avvenuto nel pomeriggio, probabilmente dopo la scossa di terremoto delle 14,33. Secondo le prime testimonianze raccolte da un sopravvissuto che ha lanciato l'allarme dopo le 17, un cuoco in vacanza con moglie e due figli, G. P., abbia raccontato di una slavina staccatasi dalla vicina montagna che avrebbe travolto la struttura con neve e alberi.

Nell'hotel Gran Sasso risultavano presenti nella giornata di oggi 22 persone, almeno da quelle che risultano registrate per la questura, più otto dipendenti ma è probabile che diversi clienti non siano riusciti a raggiungere l'albergo per via della forte nevicata che ha quasi isolato Farindola. Sembra che la centrale operativa della Croce rossa di Pescara abbia ricevuto una richiesta di allarme da parte del cuoco del ristorante, che avrebbe parlato di circa 30 persone rimaste bloccate. Croce rossa e 118 hanno inviato sul posto sei ambulanze e un'auto medica. «Purtroppo è accaduta una terribile tragedia, sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare», ha scritto in un primo momento sul suo profilo Facebook (ma il post è stato rimosso poco dopo) il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco riferendosi alla slavina che si è abbattuta sull'Hotel Rigopiano. «A Rigopiano è in atto in queste ore una bufera di neve. Una turbina si sta recando sul posto, per liberare la strada di accesso alla zona dell'albergo, dietro la quale c'è la colonna mobile dei soccorsi. In albergo c'erano 20 ospiti», conclude Di Marco. A sette chilometri di distanza dall'albergo i soccorsi hanno incontrato la punta della turbina. Purtroppo la turbina procede 700 metri all'ora, per cui i primi soccorritori raggiungeranno l'albergo non prima delle 5 di mattina. Anche il nostro direttore Primo Di Nicola, insieme ai giornalisti Luigi Di Marzio e Simona De Leonardis e al fotografo Giampiero Lattanzio, sono al seguito dei soccorsi, bloccati nella bufera.

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