Fotovoltaico per aiutare l'agricoltura

I pannelli doppio uso brevettati da un imprenditore abruzzese per salvare le colture

PESCARA. Ha pensato, progettato, brevettato e poi messo in funzione un impianto fotovoltaico che, da un lato, permette il recupero dell'acqua piovana e, dall'altro, consente la coltivazione del sito sottostante. Si chiama Acqua Terra Sole ed è il primo sistema integrato e automatizzato di questo tipo realizzato, dopo anni di studio, da Donato Di Febo.

Imprenditore nel settore alberghiero e della ristorazione, ma da sempre col pallino delle nuove energie, il motto di Di Febo è «adeguare la tecnologia all'ambiente piuttosto che asservire la natura agli scopi dell'uomo». Infatti, già nel 1978 installò un pionieristico pannello solare in un suo bar a Torino di Sangro. Nel 2007, con la realizzazione dei primi impianti a terra, si accorge delle conseguenze provocate alle colture. Così comincia a pensare su come evitare i danni ragionando sul recupero dell'acqua piovana a scopo irriguo.

Dal settembre scorso, i rivoluzionari pannelli fotovoltaici di Di Febo sono attivi a Congiunti, frazione di Collecorvino nel Pescarese, su un terreno abbandonato di suo zio per la mancanza dell'acqua. A fine maggio è terminata la fase sperimentale, a quanto pare con ottimi risultati. «Ho pensato questo impianto», spiega Di Febo, «per recuperare l'acqua piovana nei punti dove non c'è. Parlo delle superfici abbandonate perché non fertili, come era quella di mio zio, al quale mancava solo l'acqua e io l'ho portata grazie a questo impianto».

La differenza principale con i pannelli classici è prima di tutto l'altezza, oltre due metri, che consente la coltivazione e il passaggio di qualsiasi mezzo agricolo, ma anche il sistema monoassiale che non toglie totalmente l'irradiazione alle piante attirando i raggi solari indirettamente. Naturalmente, la novità principale rispetto ai soliti pannelli sta nel sistema di recupero e canalizzazione idrica nei pozzi, acqua che poi viene utilizzata per l'irrigazione. L'impianto è inoltre in grado di ruotare, a seconda delle condizioni del tempo, e si posiziona per ricevere il sole (seguendolo da est a ovest con un guadagno energetico superiore del 20 per cento rispetto a quelli fissi) o per raccogliere acqua in caso di pioggia (un metro quadrato raccoglie un metro cubo d'acqua). Nessun problema con la neve, grazie alla verticalità del pannello che fa scivolare i fiocchi. Tra gli altri benefici riscontrati, la creazione di un microclima ideale per la produzione agro-alimentare con la giusta umidità e temperatura al suolo (Di Febo coltiva pomodori, mais, zucchine, che hanno qualità organolettiche migliori perché contengono meno acqua), una maggiore produttività dei terreni, il rinvigorimento della falde acquifere, minore spreco di acqua per l'irrigazione con un risparmio nei costi per la coltivazione agricola e per la concimazione poiché le radici delle piante si sviluppano di più.

© RIPRODUZIONE RISERVATA