costa teatina

Gara europea da 15 milioni per la Via Verde

La pista ciclabile sull’ex tracciato ferroviario da Ortona a Vasto sarà pronta al massimo entro il 2017: ecco i dettagli

ORTONA. Quaranta chilometri di tracciato, da Ortona a Vasto, che regaleranno all'Abruzzo la ''Via Verde'' tra le bellezze del tratto costiero interessato. La Provincia di Chieti ha indetto la gara a rilevanza europea per l'affidamento dell’ appalto da 15 milioni 271mila euro per la progettazione e realizzazione della pista ciclabile della Costa dei Trabocchi" nei Comuni di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto. Un passo decisivo, dopo una lunga attesa (l'idea fu sviluppata a cominciare dall’amministrazione provinciale guidata da Tommaso Coletti) e che oggi, grazie ai fondi regionali Par-Fas 2007-2013, si concretizza. Pena, la decadenza degli stessi finanziamenti.

C'è un termine entro il quale i lavori dovranno essere ultimati in base alle obbligazioni stipulate con la Regione, e porta la data del 31 dicembre 2017. Sono comunque 845 i giorni previsti per l'esecuzione delle opere, che potranno essere oggetto di ribasso fino al 30%.

Il tratto di pista della costa teatina sarà parte integrante del neonato Parco nazionale e si ricollegherà alla pista adriatica da Nord e Sud. Il progetto prevede la messa in sicurezza di nove gallerie e di ponti, che si trovano lungo l'ex tracciato ferroviario. Proprio per quel che riguarda i tunnel, su questi verrà realizzata la pavimentazione e saranno attrezzati con idonea illuminazione, oltre che essere dipinti di bianco. Ma non è tutto perché è prevista anche la presenza di telecamere, che garantiranno la sicurezza degli utenti della pista.

Non mancheranno, inoltre, zone particolarmente delicate per l'andamento delle attività, come quella che attraversa la riserva naturale di Punta Aderci, a Vasto. Qui, infatti, bisognerà attenersi al rispetto dei canoni di cui una riserva naturale necessita. In tal senso in questa area non sono previste opere in asfalto bensì il percorso sarà in terra battuta. Gli arredi, comunque, saranno compatibili con le caratteristiche naturali di ogni posto, tanto che sul tappetino di usura verrà posata una pellicola di resina colorata in armonia proprio con il contesto ambientale e paesaggistico.

La pista sarà caratterizzata da specifica cartellonistica che concederà informazioni a chi la percorrerà. Un ultimo dato da sottolineare, infine, riguarda la larghezza del tracciato. Sui quaranta chilometri di percorso, la larghezza stessa varierà in base alla sede che si andrà ad attraversare: si parte da un minimo di due metri e mezzo fino ad arrivare a quattro metri e mezzo.

Alfredo Sitti

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