I voli d’inverno per fare la storia: obiettivo un milione di passeggeri

A fine mese cambia l’operativo: via le rotte per Malta, Barcellona, Alghero e Memmingen in Baviera, rimangono le più classiche con l’aggiunta di Iasi. Ma il traguardo può essere tagliato tra poco
PESCARA. Una “volata” (e mai termine è più azzeccato) per raggiungere l’ambito e storico traguardo: un milione di passeggeri. E forse per raggiungerlo non ci vuole neanche molto. All’aeroporto d’Abruzzo c’è qualcuno che, attraverso dati statistici, prevede che il traguardo possa essere tagliato entro dieci giorni. Gli ultimi del calendario della stagione estiva (la “summer”), prima che a fine mese subentri la “winter”, ciòé il programma della stagione invernale.
Sulla scia del +22,3% (sul 2024) registrato da gennaio ad agosto e soprattutto del +36,5% solo di agosto, con 139mila passeggeri in più, che hanno così contribuito a raggiungere quota 708.777, la più alta mai raggiunta finora dallo scalo abruzzese gestito dalla Saga, ecco che sta per arrivare quell’iniezione di voli che dovrebbe far toccare il cielo ad Abruzzo Airport e farlo sganciare finalmente dal pianeta degli scali minori.
L’iniezione consiste nell’attivazione di 17 voli per un totale di 68 collegamenti settimanali tra nazionali ed internazionali. Il programma sarà ufficializzati da Saga. Ma già imperversa. Tra il 24 e 29 ottobre in sostanza vanno via quei collegamenti che come l’esordiente Valencia e le confermate Alghero, Tirana e Barcellona hanno trainato il successo del calendario estivo. Per lasciare spazio alle mete più classiche e invernali come Londra, Francoforte, Milano Malpensa, Bergamo. Un ricambio già visto n egli anni passati che presenta tuttavia sempre qualche novità. Ad esempio, la low cost irlandese Ryanair ha deciso di non volare più da Pescara all’isola di Malta.
Nella winter 2024 aveva fermato il volo ai primi di novembre salvo poi riattivarlo nei giorni a cavallo delle festività di dicembre prefigurando forse un’offerta vacanziera in temperature più miti. Quest’anno la rinuncia è totale, con l’ultimo volo in calendario il 24 ottobre e il presumibile ritorno a marzo. Il 24 sarà un arrivederci anche anche ai voli per Praga, che tuttavia ritroviamo dal 29 aprile 2026 e per Barcellona Girona il cui ritorno è in programma per giugno 2026. L’ultimo decollo (per quest’anno) per Dusseldorf Weeze è mercoledì 29 ottobre, cinque giorno dopo Memmingen. Per la Germania rimane Francoforte.
Discorso più articolato per Breslavia, il cui volo viene sospeso sempre il 24 a causa dei lavori sulla pista dello scalo polacco per tornare operativo il 5 dicembre. Capitolo Sardegna: da Pescara si può continuare a volare solo per Cagliari anche d’inverno considerato che quello per Alghero è stato cancellato già da qualche settimana. Anche per l’altra isola, la Sicilia, vale la regola “uno su due” e a rimetterci a Trapani che smette il 3 novembre, mentre rimane il Pescara-Catania. Secondo i programmi Trapani dovrebbe rientrare già il 9 gennaio.
Per Milano rimangono sia Malpensa, sia Bergamo Oriol al Serio sia pure con qualche cambio di orari (più scomodi) e nella frequenza. Così come rimane il collegamento per Torino che si è evidentemente guadagnato la fiducia in termini di traffico e convenienza togliendosi l’etichetta di “volo aziendale” in riferimento agli interessi di Fiat in Val di Sangro. Rimane anche l’ultima arrivata e cioé la lituana bella e fredda d’inverno Kaunas. L’altra compagnia low cost che opera nell’aeroporto abruzzese è la ungherese WizzAir che dal 9 dicembre ha annunciato l’inserimento della romena Iasi oltre alla confermata Tirana.
E proprio per la capitale albanese sarà curioso seguire le prossime strategie considerato che Ryanair ha intenzione di doppiare il collegamento da Pescara arrivando a contendere i posti (ammesso che ve ne siano tanti) a Wizz. Infine Bruxelles, l’altra città che può contare su un doppio collegamento: quello per Charleroi di Ryanair rimane per tutta la winter, mentre quello di Luxair (compagnia Belga) è per il momento inserito dal 19 dicembre al 5 gennaio, il periodo in cui la tratta tocca storicamente il punto più alto nel traffico passeggeri con il ritorno a casa degli emigrati abruzzesi.
@RIPRODUZIONE RISERVATA