La delegazione pescarese che ha presentato il progetto in Cina

In Cina una cittadella made in Abruzzo

Il progetto da 600 milioni di Proger con Camera di commercio e Pescara calcio: «Lì ci ammirano»

PESCARA. C’è lo stadio chiamato The Colosseum. Ci sono i campi di calcio per l’Accademia del calcio a cui è interessato il Pescara di Daniele Sebastiani. E soprattutto ci sono strade, piazze, gallerie commerciali, mercati, centri benessere, un teatro. Un intero quartiere è dedicato alla ricerca e tecnologia. Tutto all’ennesima potenza, come dev’essere per un grande Paese come la Cina. E quindi grandi spazi, palazzi squadrati e alti, laghetti artificiali e spazi verdi. Con questi ultimi dedicati alla pineta di Pescara. 

Ecco il grande piano che avvicina l’Abruzzo in Estremo Oriente, oggetto della missione organizzata da Proger  - società di progettazione abruzzese fra le prime cento nel mondo -, Camera di commercio di Pescara e la società sportiva del Delfino e del quale è stato reso conto ieri. E’ stato chiamato Footbal City Program. Il masterplan è dell’architetto abruzzese Giovanni Vaccarini. «Un nuovo format che intende riunire intorno al tema del calcio, la migliore offerta italiana nei settori della moda e dell’enogastronomia, ma anche del design, della cultura, del commercio e dei servizi», dice il numero uno di Proger, Umberto Sgambati. Una cittadella per 800mila abitanti a Fuzhou, capitale con 8milioni d’abitanti della provincia cinese del Fujian, sul mare, di fronte a Taiwan. E che vale un investimento di circa 600 milioni di euro, dove può trovare spazio, questo è l’obiettivo finale, l’ intero sistema Abruzzo. Dal vino ai costruttori, passando per il calcio. In Cina il primo contatto è stato positivo. Ci sono stati incontri con amministratori pubblici e funzionari, e sedici aziende - 8 del vino: Cantina Tollo, Cà d’Abruzzo, Cantina Colle Moro, Citra Vini, Azienda Agricola Valle Martello, Azienda Agricola Ciavolich, Podere Castorani, Cantina di Ortona; e 7 del settore moda: Studio luminari, Ripani , Iride , Arcoaio, UED, Rete ITS , C&C + C , Hisgn, Pantofola d’oro – hanno avuto modo di saggiare il mercato in occasione della fiera “China Maritime Silk Road International Brand Exposition” sulla via della seta. «Un vero successo per le nostre produzioni confermato e ricambiato dalla visita in programma, a Pescara, dal 28 al 30 giugno, da parte del segretario del Partito Comunista della provincia del Fujian e della città di Fuzhou Ni Yuefeng», conferma il presidente dell’Ente camerale, Daniele Becci . «Ai cinesi quando parli dell’ Italia si illuminano gli occhi. Noi per loro rappresentiamo il meglio nel cibo, il meglio nella moda, il top nel calcio. E dell’Abruzzo hanno incominciato ad apprezzare molto il Montepulciano e la sua cucina: quale occasione migliore per rafforzare i legami commerciali?», commenta sempre Becci che ringrazia il presidente del Consorzio Citra Valentino Di Campli per aver collaborato alla riuscita della missione e sottolineando il valore aggiunto che può portare il Centro estero delle camere di commercio al quale è agganciato un network di oltre 130mila imprese nei settori tipici del Made in Italy. Il piano si incastona nel Programma OBOR (One Belt, One Road) attraverso il quale il governo cinese intende rafforzare i rapporti tra i territori collegati dalla Silk Road, la Via della Seta che da circa otto secoli unisce l'Italia alla Cina. «Allo stesso tempo è coerente con le linee guida del piano strategico trentennale annunciato dal governo cinese, volto a trasformare in una potenza calcistica un Paese in cui il fenomeno calcio sta crescendo in modo esponenziale», ricorda Sgambati. Dal punto di vista economico-finanziario questo coordinamento si dovrebbe concretizzare con i contributi governativi che il governo cinese finalizza per la crescita del calcio. Sgambati tra l’altro è anche amministratore delegato della Wtc Abruzzo, società di servizi e consulenza alle aziende associate e della quale è presidente Nicola Di Mascio, l’uomo che ha fatto la spola tra Abruzzo e Fujian in questi anni. E i tempi di realizzazione del progetto? «In Cina non è come qui da noi. Faranno una gara e procederanno all’appalto dei lavori. In due anni contano di avere tutto pronto».

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