In viaggio per il cibo: sono sempre di più i turisti che cercano l’Abruzzo

Le ricette tradizionali regionali sono tra le più cliccate online da chi vuole partire. Arrosticini, pallotte e parrozzo sul podio, ma è boom per le sise delle monache
PESCARA. Non solo i bellissimi borghi incastonati tra le montagne e le soffici spiagge della riviera adriatica: il turismo in Abruzzo passa anche per il cibo. Sono sempre di più i visitatori che scelgono la nostra regione attirati dalla tradizione culinaria locale dopo averla scoperta su internet. A dirlo è il nuovo studio dell’osservatorio Telepass “Viaggio nel gusto. Le tendenze gastronomiche d’Italia, tra tradizione e cibo da strada”, secondo cui l’Abruzzo è tra le regioni più attraenti per la mobilità ispirata dalla tradizione locale, con più di 75mila ricette che ogni mese vengono cercate online. Il piatto più cliccato non poteva che essere sua maestà l’arrosticino, ma nello studio di Telepass si trovano le pietanze più rappresentative della tradizione nostrana, come le pallotte cacio e ovo, il parrozzo e le ferratelle. E c’è spazio anche per qualche sorpresa, come nel caso della crescita esponenziale delle sise delle monache, in ascesa sul web.
LE RICETTE PIù FAMOSE
Con 43.383 ricerche mensili, l’arrosticino è di gran lunga il piatto più popolare della tradizione. Questo spiedino di carne di pecora non ha bisogno di presentazioni: cotto sulla tipica canaletta (e guai a usare qualsiasi altro tipo di braciere) è un elemento cardine della tradizione culinaria abruzzese. Così come le pallotte cacio e ovo, che occupano il secondo posto della classifica, anche se con molti meno click delle famose rustelle (9.900). È una ricetta tipica della cucina povera, fatta con ingredienti di scarto, recuperati per evitare sprechi. Mollica di pane raffermo, pecorino, uovo e salsa di pomodoro sono la combinazione che spesso apre le danze nelle tavole abruzzesi. Al terzo posto segue il famoso parrozzo (6.492 click), ideato nel 1920 a Pescara dal pasticcere Luigi D’Amico, che ebbe l’intuizione di riprodurre il pane “rozzo” (da qui il nome) di granturco preparato dai contadini ma in versione dessert, utilizzando l’uovo e la farina di mandorle per l’interno e la copertura del cioccolato per ricreare la crosta del pane. E subito fuori dal podio si posizionano i bocconotti, altro dolce tipico della tradizione abruzzese. Originari di Castel Frentano ma diffusi ormai un po’ ovunque, sono conosciuti per il loro cuore di marmellata d’uva, scaglie di cioccolato e mandorle, avvolto da un involucro di morbida pasta frolla. Ma sono tanti i dolci che occupano questa speciale classifica. Al quinto posto, infatti, si trovano le ferratelle con 2.950 click. Diffusa anche nel Lazio e in Molise, questa cialda si riconosce per le sue nervature che costruiscono la trama a rombi da cui deriva il nome. Per trovare un piatto salato bisogna passare alla posizione successiva, dove si posizionano le scrippelle ‘mbusse (2.826 ricerche), piatto tipico della tradizione teramana. Si tratta di crespelle molto sottili vengono cosparse di formaggio, arrotolate e bagnate (‘mbusse in dialetto) con il brodo, che generalmente è di gallina. Al settimo posto torna ancora il dolce con le sise delle monache, un morbidissimo cuore di pan di Spagna farcito con crema pasticcera, tipico di Guardiagrele. Ancora più in fondo troviamo il brodetto alla vastese, che con 1.392 click occupa l’ottavo posto. Si tratta di un brodo di pesce nato nel XIX secolo, in cui sono indispensabili i pesci tipici dello scoglio, come lo scorfano e la triglia. Quasi fuori dalla top ten troviamo la pecora alla callara, che conta 1.323 click. È un piatto che appartiene alla tradizione pastorale abruzzese, tipico delle zone montane. In parole semplici, è uno spezzatino di carne di pecora che viene cotto per ore e ore, finché non diventa abbastanza morbido. Esiste in due versioni: con e senza sugo. All’ultimo posto della classifica c’è l’agnello cacio e ova, che ogni mese raccoglie più di mille click. Come si può intuire dal nome, non è un piatto per stomaci deboli: le uova (7-8 per un chilo di carne) e il pecorino abruzzese vengono mantecati per formare la crema che avvolge i bocconcini di agnello.
I TREND IN CRESCITA
Se questi sono i dati delle ricette più cliccate in numeri assoluti, lo studio di Telepass permette anche di scoprire quali sono le ricette che nell’ultimo anno sono cresciute di più in termini di popolarità. Al primo posto ci sono le sise delle monache, in ascesa tra i turisti del gusto: rispetto al 2024, l’aumento dei click è del 203%. Seguono poi gli arrosticini, che non smettono di crescere, segnando un +22% rispetto all’anno passato. La medaglia di bronzo, poi, va al timballo abruzzese, che ottiene il 20% dei click in più. Quest’anno è rimasto fuori dalla top ten, ma se il trend continua c’è da aspettarsi di trovarlo l’anno prossimo. Infine, quarto e quinto posto sono occupati rispettivamente da parrozzo e bocconotti. Insomma, tra dolce e salato, tradizione marinara e montana, l’Abruzzo si scopre capace di attrarre sempre più visitatori grazie ai sapori della sua terra.