Imprese in fila nel primo giorno di presentazione delle domande per gli aiuti sulle assunzioni

Incentivi lavoro, assalto alle Poste

L’assessore Gatti: un successo. Critico il Pd: troppi disservizi

PESCARA. Uffici postali presi d’assalto dalle imprese ieri mattina per l’invio delle richieste di incentivi per l’assunzione di lavoratori previsti dal bando regionale “Lavorare in Abruzzo”.
L’assessore regionale Paolo Gatti parla «di successo» dell’operazione, mentre l’opposizione, con il consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini e la consigliera Marinella Sclocco, contesta la Regione per i disagi che si sarebbero creati a causa della chiusura di alcuni uffici postali, critica la scelta della procedura “a sportello” (la graduatoria viene costruita sulla base del giorno e dell’orario di invio della domanda) e l’esclusione dal bando delle imprese cooperative (vedi box).

«Il successo riscontrato tra le imprese», sottolinea l’assessore Gatti «evidenzia che la nostra iniziativa era ancorata a un bisogno vero delle imprese. Sono convinto che alla fine, quando scadranno i dieci giorni per la presentazione delle istanze, il numero delle domande sarà di molto superiore alle disponibilità economiche della legge». Ossia ai 20 milioni di euro recuperati da Gatti dai fondi europei per la formazione 2000-2006 e mai utilizzati in passato dalla Regione.

«Certo ci sono stati disagi», ammette l’assessore, «ma la procedura a sportello è stata scelta per fare in fretta e per spendere velocemente i fondi, perché l’Unione Europea ne aveva vincolato l’utilizzo al 30 giugno 2010». In futuro, promette Gatti, «se si valuterà opportuno ripetere l’iniziativa e se ci saranno fondi disponibili, si potrà cambiare metodo e legare gli incentivi anche a criteri premiali».

I disagi sottolinea Ruffini si sono verificati soprattutto nelle aree interne dove molti uffici postali sono aperti pochi giorni la settimana. Curioso il caso di Atri dove per la festa patronale tutti e 5 gli sportelli erano chiusi. Brevi disservizi alle Poste di Canzano dove è andata via la luce e a Sant’Egidio dove non funzionava un computer per la registrazione delle raccomandate. «E’ mancata un’adeguata informazione», dice Ruffini, «bisognava pubblicizzare quali erano gli sportelli effettivamente aperti».

Le imprese hanno comunque dieci giorni di tempo per presentare la domanda (i documenti sul sito della regione www.regione.abruzzo.it).
Gli incentivi, destinati alle imprese che hanno la sede operativa in Abruzzo, sono di tre tipi: 12mila euro per ogni assunzione a tempo intederminato di persone disoccupate o inoccupate; 8mila euro all’assunzione mediante l’istituto dell’apprendistato professionalizzante della durata minima di due anni; incentivo di 10mila euro per la trasformazione di rapporti di lavoro flessibile in rapporti a tempo indeterminato. L’incentivo viene aumentato del 25% se le assunzioni riguardano persone appartenenti a categorie svantaggiate. Tutti i rapporti di lavoro debbono avere una durata minima di due anni.

L’ammontare complessivo dell’incentivo per ogni impresa non potrà superare i 500mila euro. La Regione tende comunque a preferire la costituzione di una platea di aziende e studi professionali la più ampia possibile, per aumentare la possibilità di assunzione definitiva del maggior numero di lavoratori. L’assessore Gatti stima che il bando dovrebbe creare circa duemila posti.

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