CORONAVIRUS

L'Abruzzo resta in zona arancione

La decisione della cabina di regia dopo il monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute: pesano i ricoveri in area medica e, soprattutto, i dati incompleti

 

L'Abruzzo resta in zona arancione. Lo ha deciso la cabina di regia, all'esito del monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, relativo al periodo dal 31 gennaio al 6 febbraio. La classificazione complessiva di rischio è considerata "non valutabile" e quindi equiparata a "rischio alto", come avviene da "tre o più settimane consecutive". Nonostante le terapie intensive entro i limiti massimi, pesano i ricoveri in area medica, che sono superiori alla soglia e pesa, soprattutto, l'allerta di resilienza relativa alla capacità di monitoraggio. L'indicatore delle terapie intensive è ormai da diversi giorni compatibile con la zona gialla. In teoria può bastare ma, come è accaduto nelle settimane precedenti, l’Abruzzo ha ricevuto lo stop dal ministero della Salute per aver inviato dati incompleti e quindi non valutabili.

leggi anche: In Abruzzo 1.872 nuovi casi, 5 morti e 3.569 guariti Analizzati 18.978 tamponi, il tasso di positività è pari a 9.86 per cento. Vittime di età compresa tra 76 e 88 anni, ricoveri ordinari in calo (-7), numero invariato nelle terapie intensive. La variante Omicron raggiunge il 100%

Intanto, dalla 'flash survey' condotta dall'Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla fondazione Bruno Kessler, sui positivi dello scorso 31 gennaio, emerge che la prevalenza della variante Omicron, in Abruzzo, raggiunge il 100%. In particolare, su 1.231 nuovi casi positivi al tampone molecolare, sono stati 51 quelli sequenziati a campione.

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Dalle attività di sequenziamento è emerso che tutti sono riconducibili alla variante Omicron. Nessun caso, dunque, è dovuto alla variante Delta. L'Abruzzo è una delle undici regioni in cui Omicron è al 100. La media italiana è del 99,1%. A livello regionale sono due le strutture che si occupano delle attività di sequenziamento: il laboratorio di Genetica molecolare - Test Covid-19 dell'Università 'D'Annunzio' di Chieti e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise di Teramo.

Intanto, da lunedi la Sicilia passa dall'arancione al giallo. Il Molise, invece, da zona bianca
diventa gialla. Sono queste le nuove fasce di colore che, con l'ordinanza del Ministro della Salute Speranza di oggi, entrano in vigore lunedì.