L'Aquila, carriole con i libri salvati dai crolli

In omaggio alla giornata mondiale del libro del 23 aprile, i manifestanti trasportano in piazza alcuni volumi salvati dai crolli, molti dei quali donati dai cittadini e altri prelevati dal polo didattico universitario di Coppito

L’AQUILA. Le carriole, oggi, trasportano i libri. Il movimento prova a cambiare tema e, in omaggio alla giornata mondiale del libro del 23 aprile, porta in piazza alcuni volumi salvati dai crolli, molti dei quali donati dai cittadini e altri prelevati dal polo didattico universitario di Coppito. Il lavoro, stavolta, è diviso a metà tra chi s’incarica di sistemare i volumi nella biblioteca ad accesso libero all’interno del tendone delle associazioni e chi, dopo un giro nei vicoli della zona rossa, completa lo sgombero di largo Silvestro dell’Aquila, meglio conosciuto come piazzetta del Sole.

Qui, tre anni fa, fu portato il premier Berlusconi soccorso dopo un malore durante il comizio a favore del candidato Maurizio Leopardi, che poi perse contro Massimo Cialente. Portare l’attenzione sulle tematiche del diritto allo studio. Questo uno dei messaggi che il popolo delle carriole vuole lanciare. Tra la folla anche studenti e docenti universitari, professionisti e curiosi. «Insieme con le macerie, le carriole dovrebbero portare sempre libri», spiega Anna Guerrieri, docente della facoltà di Scienze, «in segno di condivisione della cultura in una città che vuole trovare motivi per risorgere». La giornata prevede anche un «giro» oltre i limiti invalicabili della zona rossa, dai Quattro Cantoni a piazza San Pietro attraversando anche via Rustici, via Garibaldi, piazza San Silvestro, piazza Chiarino e piazza Santa Maria Paganica.

Altra escursione, poi, fino a San Flaviano, con un momento di confronto sulla rimozione del materiale a rischio con i tecnici dell’Arta. Per domenica prossima è in allestimento una manifestazione in memoria dei 9 Martiri aquilani, nell’omonima piazza già sgomberata dalle macerie. Un’iniziativa il cui programma è in corso di definizione. Affissi, lungo il corso, dei cartelloni esplicativi sui giovani trucidati dai nazifascisti alle Casermette il 23 settembre 1943, con tanto di accenno polemico ai «silenzi» dell’allora arcivescovo Carlo Confalonieri. Sudore e atmosfera gioiosa nei giardini del Castello dove alpini, ambientalisti e volontari di varie associazioni, in testa l’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni in tuta da ginnastica, faticano per tutta la giornata per ripulire da rami spezzati e immondizia l’ampio parco del Forte Spagnolo.

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