L'AQUILA.Prefetto, Giovanna Iurato nella lista Anemone

Stop alla nomina dell'erede disegnata di Franco Gabrielli. C’è anche un riferimento alla residenza romana del subcommissario di Protezione civile in Abruzzo per i Beni culturali Luciano Marchetti nella lista di nomi legata al costruttore

L’AQUILA. Il prefetto designato Giovanna Iurato e il vicecommissario per i Beni culturali Luciano Marchetti. La lista Anemone si tinge d’Abruzzo con due personaggi di spicco. Per la prima, erede designata di Franco Gabrielli, che oggi se ne va, la nomina è stata stoppata.

IURATO. Come riportato sul Corriere della Sera di ieri, il ministro dell’Interno Roberto Maroni era salito al Quirinale portando con sé la lista dei nuovi prefetti, tra i quali quello dell’Aquila. Il successore di Franco Gabrielli, che oggi lascia vacante la sede aquilana, così come avvenne dal primo al 6 aprile 2009, era stato individuato in Giovanna Iurato, direttore centrale dei servizi tecnico-logistici del ministero. Ma oltre alla lista di Maroni, nelle stesse ore cominciava a circolare quella di Anemone, che annovera anche la Iurato ftra i destinatari dei lavori di ristrutturazione a cura dell’imprenditore della cricca. A quel punto il governo ha bloccato la nomina. Se ne riparla nel prossimo Consiglio dei ministri, lunedì o martedì. Oggi il prefetto Gabrielli è alla festa della polizia prevista alle 10,30 nell’auditorium Strinella 88.

MARCHETTI. C’è anche un riferimento alla residenza romana del subcommissario di Protezione civile in Abruzzo per i Beni culturali Luciano Marchetti nella lista di nomi legata al costruttore Anemone. Il riferimento compare indicato come numero 6 per il 2005, accanto c’è l’indicazione: «arch. Galloni». Si tratta di lavori di ristrutturazione che vennero fatti nel 2005 nell’appartamento di proprietà di Propaganda Fide, vicino a Piazza Navona. I lavori furono seguiti dall’architetto Federica Galloni, all’epoca funzionario della Soprintendenza, mentre Marchetti, oggi in pensione dal ministero, era allora direttore generale per il Lazio. Una vicenda che, secondo indiscrezioni, indicherebbe un legame tra Propaganda Fide, Balducci e Arcus, la spa del ministero nata nel 2004 per finanziare progetti culturali con il 3% delle grandi opere. Il contratto di affitto, secondo indiscrezioni, sarebbe intestato a Cecilia Mencarelli, figlia della compagna dell’ingegnere Francesca Nannelli, funzionaria del ministero dei Beni culturali di Firenze distaccata ad Arcus. E fra i progetti finanziati dalla spa nel 2005, risulta anche uno stanziamento di 2,5 milioni per il restauro del palazzo di Propaganda Fide in piazza di Spagna. Marchetti riferisce che l’appartamento gli è stato trovato da Angelo Balducci, che conosceva dai tempi in cui quest’ultimo era provveditore a Firenze. «Persona tra l’altro simpatica e piacevole», commenta, «al di là delle responsabilità che comunque devono essere provate». Si tratta, conferma l’ingegnere, di un appartamento di proprietà di Propaganda Fide, «per il quale pago, però, un regolare affitto». Marchetti precisa di non conoscere Anemone: «I lavori sono stati fatti tramite Balducci e io li ho pagati», dice. «Me li hanno scontati dall’affitto all’inizio». L’architetto Galloni», precisa, «fece una consulenza da libero professionista». L’ingegnere smentisce, invece, che il contratto di affitto sia intestato alla figlia della compagna e anche un’altra indiscrezione, secondo cui per l’appartamento, che è di 70 metri quadrati, la coppia paghi un canone di 700 euro mensili. «Non paghiamo 700 bensì 1760 euro», dice, «e il contratto, in un primo tempo intestato a me, è stato poi intestato alla mia compagna Francesca». Quanto al ruolo di quest’ultima in Arcus e al rapporto della spa ministeriale con Propaganda Fide: «Su quel finanziamento c’è già in corso un’inchiesta della magistratura contabile. Francesca non c’entra proprio niente, i finanziamenti li decide il ministro (all’epoca Urbani, ndr) non lei, che tra l’altro quell’anno mi pare non fosse ancora stata trasferita ad Arcus. Il suo ruolo era solo quello di istruire le pratiche».

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