L'ombra delle clientele sull'AirOne Technic

Legnini: Alitalia dà i lavori alla società del candidato sindaco Pdl di Napoli

CHIETI. Sono lavoratori giovani e altamente qualificati, la loro azienda non è in crisi e costituisce un pezzo pregiato per lo sviluppo aeroportuale dell'Abruzzo. Sono settanta e rischiano il posto, nonostante vengano continuamente indicati come professionisti modello.

Esempio raro di efficienza. La vicenda AirOne Technic registra un'altra giornata di lotta e disperazione. Riuniti ieri nella sede teatina della Cgil, con in prima fila i delegati Fiom, Nicola Di Matteo e Marco Ranieri, i lavoratori si sono poi trasferiti nella sede di Confindustria, a Chieti, per l'incontro con la direzione aziendale rappresentata dal capo del personale Cuccuini e da Bonito, dello staff AirOne. Nulla di fatto. Di fronte alla prospettiva, presentata come ineluttabile, di firmare un accordo per la cessazione dell'attività, dipendenti e sindacalisti si sono rifiutati di firmare il verbale. Della vertenza, nonostante la chiusura programmata dal 1º aprile, si continuerà a discutere. Almeno per i prossimi 30 giorni. Troppo grande l'amarezza e il sapore bruciante della beffa che accomuna tutti: i lavoratori e la cordata di imprenditori abruzzesi pronta a rilevare l'azienda mettendo sul tavolo programmi e investimenti. Dopo le pessime notizie arrivate da Roma, nel vertice di martedì con Alitalia che ha di fatto chiuso ogni porta alla possibilità di far sopravvivere la manutenzione degli aerei in Abruzzo, emergono retroscena, commenti che indicano nel vuoto della politica uno dei punti più oscuri del caso AirOne Technic. L'ultimo schiaffo è la possibilità, a quanto pare caduta, di prevedere ammortizzatori sociali come quelli garantiti per Alitalia ai tempi dell'avvento di Cai: indennità all'80% e salario assicurato per 7 anni.

Di Matteo non ha dubbi. «E' evidente», annota il sindacalista Fiom, «che è una partita politica truccata. A Roma si è detto chiaro e tondo che il settore della manutenzione è già assegnato a una società campana, la Apidec, e che per l'Abruzzo non c'è più spazio. Ma questo non è un buon motivo per arrendersi». Poco disposto ad alzare bandiera bianca è il capocordata degli imprenditori locali, presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera, che ha ribadito davanti ai 70 addetti di AirOne Technic, di voler cercare commesse anche all'estero pur di portare avanti un progetto strategico per l'Abruzzo.

«Ryanair aveva fatto la proposta un anno e mezzo fa», racconta Di Matteo, «ma già all'epoca la direzione AirOne, d'intesa con Alitalia, la fece cadere. Un disegno in atto da tempo, anche a costo di vedere aumentati a dismisura i costi delle manutenzioni degli aerei se, come sembra, Alitalia sarà costretta ad affidarla a operatori stranieri, in Inghilterra o altrove, perché la Apidec non si presenta nelle condizioni migliori per poter garantire tutte le commesse. Mi chiedo: dov'è la politica regionale? Come si può sostenere il rilancio delle infrastrutture senza salvaguardare e consolidare l'attività dell'unico aeroporto d'Abruzzo?».

Quindi l'affondo del senatore Giovanni Legnini: «Alitalia spieghi dov'è il risparmio nell'affidare i lavori alla società del candidato sindaco del Pdl, Latteri, a Napoli o mi rivolgerò al governo. Quel governo che ha posto a carico dei contribuenti la privatizzazione della Compagnia di bandiera italiana». Per Legnini, è necessario e doveroso insistere. «Pretendere trasparenza da Alitalia. Non si può smantellare un'azienda sana, distruggere 70 posti di lavoro qualificati, pur in presenza di imprenditori seri e impegnati a rilevarla, senza spiegare perché. La giunta regionale e il presidente Chiodi si sveglino, aziende pubbliche o concessionarie di servizi pubblici voltano le spalle a un Abruzzo troppo debole politicamente, e anche poco reattivo di fronte a scippi produttivi come quello che si vuole attirare con AirOne Technic».

Gli ultimi sviluppi della vertenza aprono anche un fronte istituzionale. Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, d'intesa con il collega di Pescara, Guerino Testa, ha convocato per oggi, alle 15.15, nella sala di giunta del Palazzo della Provincia, a Chieti, una riunione per approfondire il confronto. Saranno presenti l'assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra, il presidente di Confindustria Chieti Primavera con il direttore Fabrizio Citriniti, il presidente della Camera di Commercio di Chieti Silvio Di Lorenzo, il presidente della Saga Carla Mannetti, il sindaco di San Giovanni Teatino, Verino Caldarelli, sindacalisti e lavoratori.

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