La città commemora le 15 vittime
Il consiglio comunale per non dimenticare i morti teramani all’Aquila
TERAMO. Un minuto di raccoglimento e l’elenco delle quindici vittime teramane della catastrofe d’Abruzzo. Il consiglio comunale di Teramo, ieri pomeriggio, ha ricordato così, con una seduta straordinaria, il terremoto che un anno fa ha devastato l’Aquila. Il sisma e i suoi effetti sono stati pesanti anche per le famiglie e il territorio teramani.
Le immagini della distruzione sono state riproposte in un video di circa tre minuti, mentre il ricordo dei 308 morti è stato affidato alle parole commosse dei massimi rappresentanti istituzionali.
A elencare i nomi delle quindici giovani vittime teramane è stato il presidente del consiglio Angelo Puglia, che ha anche sottolineato come il sisma abbia lasciato segni evidenti sugli edifici pubblici e privati della città.
«Le istituzioni hanno dato risposte concrete per contenere il bilancio dei danni e delle sofferenze», ha affermato, «ora si devono impegnare per fare in modo che eventi come il terremoto di un anno fa non abbiamo più conseguenze così pesanti».
L’impegno del Comune a promuovere la prevenzione è stato evidenziato dal sindaco Maurizio Brucchi che, per l’occasione, ha indossato in aula la fascia tricolore. «La costruzione secondo criteri antisismici non può essere lasciata alla volontà dei singoli», ha affermato, «non può essere demandata alla correttezza degli operatori del settore, non può essere un mero principio». Il primo cittadino ha evocato la necessità di «ridisegnare regole più ferree per quanto riguarda gli appalti pubblici, ma anche e non da meno per gli interventi privati». I danni provocati dal sisma hanno fatto scattare richieste di risarcimento, per un totale di circa 13 miloni di euro, relative a 81 edifici lesionati di categoria A, 146 di categoria B, 38 di categoria C e 11 di categoria E.
A questi si aggiungono i danneggiamenti di strutture pubbliche, a cominciare dalla sala consiliare del municipio tutt’ora chiusa e nella quale sono in corso i lavori di consolidamento. Il tragico bilancio del sisma nel territorio aquilano e la mobilitazione immediata della protezione civile e di tanti volontari sono stati richiamati dal prefetto Eugenio Soldà, che ha ricordato il grande impegno nell’organizzazione dei soccorsi profuso anche in provincia di Teramo. Subito dopo la conclusione della seduta, durata circa mezz’ora, il sindaco è partito per l’Aquila dove ha partecipato alla messa di commemorazione delle vittime. Per ieri mattina era prevista un’altra iniziativa in memoria dei 308 morti del terremoto. A mezzogiorno i negozi avrebbero dovuto abbassare le serrande per un minuto in segno di lutto, ma sono stati pochi i commercianti del centro che hanno aderito all’iniziativa.

Le immagini della distruzione sono state riproposte in un video di circa tre minuti, mentre il ricordo dei 308 morti è stato affidato alle parole commosse dei massimi rappresentanti istituzionali.
A elencare i nomi delle quindici giovani vittime teramane è stato il presidente del consiglio Angelo Puglia, che ha anche sottolineato come il sisma abbia lasciato segni evidenti sugli edifici pubblici e privati della città.
«Le istituzioni hanno dato risposte concrete per contenere il bilancio dei danni e delle sofferenze», ha affermato, «ora si devono impegnare per fare in modo che eventi come il terremoto di un anno fa non abbiamo più conseguenze così pesanti».
L’impegno del Comune a promuovere la prevenzione è stato evidenziato dal sindaco Maurizio Brucchi che, per l’occasione, ha indossato in aula la fascia tricolore. «La costruzione secondo criteri antisismici non può essere lasciata alla volontà dei singoli», ha affermato, «non può essere demandata alla correttezza degli operatori del settore, non può essere un mero principio». Il primo cittadino ha evocato la necessità di «ridisegnare regole più ferree per quanto riguarda gli appalti pubblici, ma anche e non da meno per gli interventi privati». I danni provocati dal sisma hanno fatto scattare richieste di risarcimento, per un totale di circa 13 miloni di euro, relative a 81 edifici lesionati di categoria A, 146 di categoria B, 38 di categoria C e 11 di categoria E.
A questi si aggiungono i danneggiamenti di strutture pubbliche, a cominciare dalla sala consiliare del municipio tutt’ora chiusa e nella quale sono in corso i lavori di consolidamento. Il tragico bilancio del sisma nel territorio aquilano e la mobilitazione immediata della protezione civile e di tanti volontari sono stati richiamati dal prefetto Eugenio Soldà, che ha ricordato il grande impegno nell’organizzazione dei soccorsi profuso anche in provincia di Teramo. Subito dopo la conclusione della seduta, durata circa mezz’ora, il sindaco è partito per l’Aquila dove ha partecipato alla messa di commemorazione delle vittime. Per ieri mattina era prevista un’altra iniziativa in memoria dei 308 morti del terremoto. A mezzogiorno i negozi avrebbero dovuto abbassare le serrande per un minuto in segno di lutto, ma sono stati pochi i commercianti del centro che hanno aderito all’iniziativa.
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