L’ambasciatore italiano in Spagna: «Ecco perché ho scelto l’Abruzzo per la festa»

2 Giugno 2025

Grimaldi al Centro: «Così puntiamo ad aumentare gli scambi, per il prossimo anno dati in crescita». Pietanze preferite? «Vado matto per ceci e lenticchie, non vedo l’ora di assaggiarli»

MADRID. Ricorda ancora quando accompagnava il papà, di professione avvocato, a Pescara. Mentre era in tribunale, lui visitava la città dove, alcuni mesi fa, è tornato nelle vesti di ambasciatore italiano in Spagna. Giuseppe Buccino Grimaldi, napoletano di origine, ha scelto la regione Abruzzo come «ospite d’onore» in occasione della festa della Repubblica. Uno degli appuntamenti a cui l’Ambasciata tiene di più e che, da alcuni anni, vede la scelta di una regione italiana per poter promuovere e far conoscere il territorio valorizzando l’aspetto culturale, eno-gastronomico e puntare all’internalizzazione.

Per il 79° anniversario della Repubblica, Grimaldi ha scelto l’Abruzzo. Negli anni scorsi è stata ospite la Liguria con Genova, poi la Sardegna. Da oggi entra nel vivo il programma abruzzese dal titolo “Radici e rotte: l’Abruzzo a Madrid”. Una rassegna che per oltre sei mesi farà conoscere alla Spagna la regione “forte e gentile”. Gli eventi, gli ospiti, le scelte letterarie e cinematografiche sono stati indirizzati dall’Ambasciata di Madrid. A partire dalla statua in alluminio di Pietro Cascella (senza titolo, 1961) posizionata davanti alla scalinata dei giardini che ospiteranno stasera il banchetto con 1.800 ospiti.

«Secondo me, richiama la circolarità del dipinto spagnolo Las Meninas di Velàsquez, vedo questa somiglianza», dice l’Ambasciatore mentre mostra al Centro l’opera posizionata sotto la statua di Amboage, una ballerina di flamenco realizzata dall’artista spagnolo Mariano Benlliure e che è una delle poche decorazioni originali ancora contenute all’interno del palazzo degli italiani. «Quest’opera sarà il lancio della grande mostra dedicata a Cascella che si aprirà a settembre e resterà visitabile fino agli inizi di gennaio», prosegue l’ambasciatore ricordando uno degli eventi del cartellone.

Il filo che lega l’Abruzzo al Paese iberico è anche economico. Un punto su cui l’ambasciatore tiene a precisare: «La Spagna è il quarto mercato dell’Abruzzo, per la verità è anche il quarto mercato dell’Italia», dice, «ma tutto questo è accaduto solo negli ultimi vent’anni perché prima non era così. Prima non c’erano italiani in Spagna, le relazioni economiche erano ridotte. Adesso c’è un grande interscambio con la Spagna, è il quarto dopo Germania, Francia e Stati Uniti». E l’Abruzzo è un porto sicuro: «È un territorio importante come esportazione e importazione e quindi speriamo che con questa promozione integrata che dura oltre 6 mesi il prossimo anno le cifre possano mostrarci un ulteriore aumento».

Secondo i dati dell’ambasciata italiana, sono «più di 320mila gli italiani che vivono in Spagna» e di questi circa 13mila risiedono nel Paese iberico (censiti all’Aire). Il carisma degli abruzzesi sembra essersi fatto sentire tanto da colpire l’ambasciatore. Così la scelta per il grande evento. «Negli ultimi anni abbiamo scoperto varie realtà in occasione della festa della Repubblica. Scegliere l’Abruzzo è dipeso dal fatto che qui c’è una comunità di abruzzesi valida, molto rispettata e amata. L’azienda De Cecco ha un ruolo molto importante anche qui», sorride Grimaldi.

A incidere sulla scelta è stata anche la presenza di Giordano Bruno Guerri, presidente della fondazione del Vittoriale degli italiani. «Ha molti contatti con la Spagna poiché la moglie vive alle Canarie», racconta. Mercoledì 4 giugno il saggista terrà una conferenza dedicata alla vita e alle opere di Gabriele D’Annunzio. La scelta dell’Abruzzo è quindi dipesa da una serie di coincidenze e opportunità che permetteranno di far conoscere all’estero un territorio che dista oltre 2mila chilometri. «È nata così l’idea di creare una promozione integrata lunga. La festa al di là della presenza dell’autorità che comunque aiuta è solo uno dei tanti eventi». Nei due anni precedenti, infatti, i programmi sono stati circoscritti alla giornata del 2 giugno. È l’Abruzzo, per la prima volta, a fare le cose in grande e a stilare un cartellone che durerà fino a gennaio 2026.

Opportunità, trattative e interesse, ma soprattutto i ricordi con alcune città abruzzesi. «Da napoletano non posso che amare l’Abruzzo», confessa Grimaldi che si lascia andare a un passo indietro nel tempo. «Quando era ragazzo accompagnavo mio padre a Pescara per lavoro, faceva l’avvocato e passavamo insieme qualche giorno di vacanza o il fine settimana al mare oppure in montagna. Quando ci sono tornato alcuni mesi fa ho trovato la città profondamente cambiata, un cambiamento estremo, in positivo, che non mi aspettavo».

Lo scorso marzo l’ambasciatore Grimaldi, insieme al presidente di Casa Abruzzo, Maurizio Di Ubaldo, è stato accolto dalla politica abruzzese durante una missione istituzionale che già metteva le basi per la festa della Repubblica in Spagna. Durante il suo soggiorno, l’ambasciatore ha visitato il museo dell’Ottocento, il museo di d’Annunzio e di Cascella, quello delle ceramiche Paparella-Treccia e la Nave di Cascella. «Da ragazzino ricordo che Pescara era una città povera», riflette, «era la fine degli anni Settanta. Adesso ho visto una città con un bel centro, bei negozi e un’atmosfera civica che guarda all’esterno».

Pescara, ma non solo. «Sono stato anche a Teramo, conosco il duomo, poi all’Aquila, che ho visitato prima del terremoto». Tra i quattro stand eno-gastronomici allestiti nel giardino e dedicati alle province abruzzesi, quello su cui sembra gettare la forchetta l’ambasciatore è quello aquilano. «Sono un amante di legumi, ceci e lenticchie. Non vedo l’ora di assaggiarli». A colpire l’ambasciatore è stata anche Sulmona: saranno proprio i confetti (di Pelino, ndr) l’omaggio dell’ambasciatore agli ospiti del banchetto. «A Napoli fare la confettata è un’usanza». L’unica visita che manca nell’agenda dell’ambasciatore è quella a Chieti. «Sì, mi manca ancora il guerriero di Capestrano».

@RIPRODUZIONE RISERVATA