Lolly: «Il mio sogno si chiama Moana»

Selezione sul web per il film sulla pornostar La più votata è una barista pescarese.
PESCARA. Movenze da gatta, sorriso solare e un corpo morbido «con il quale mi trovo assolutamente a mio agio». Proprio come Moana. E, come la diva dell’hard scomparsa nel 1994, Lolly si piace senza «tirarsela». Allora, perché no? Loredana Fatone, 25 anni, studentessa pugliese adottata da Pescara da ragazzina, si è buttata «per gioco», assicura, nel «web casting» aperto da Sky per trovare il volto giusto da dare alla Moana Pozzi della fiction satellitare in programma per il 2009: è la più votata e comincia a sognare.
Oltre sessantamila i click sul video in cui, in jeans, maglioncino nero con zip aperta su un accollatissimo dolcevita bianco che lascia solo intuire le forme generose, la bionda Lolly spunta dal computer e si presenta - bamboleggiando un po’, più per timidezza e per quel «non saper che fare e dire davanti alla telecamera» - al popolo di Internet.
Che a frotte, dunque, l’ha scelta e continua a sceglierla tra cinquemila signore e signorine dall’aria più o meno sexy che vogliono provare a dare il proprio volto alla Moana della miniserie in due puntate per la regia di Marco Ponti e che hanno inviato la loro clip di un minuto a Sky Life. «E’ stato un gioco, lo giuro. Il video è girato con il cellulare», assicura ridendo Loredana con la voce un po’ roca di sonno: alle 6 del pomeriggio si è appena svegliata da un riposino, perché lavora duro dall’alba in un bar a Portanuova.
Preferisce non dire quale: «Per me tutta questa pubblicità è nuova», si giustifica, «ma non so come la possono prendere il titolare o i clienti». Sì perché l’avventura in cui con un pizzico di incoscienza si è tuffata, non è per un provino del film su Madre Teresa, ma sulla regina del porno. «Io, però, con il mondo dell’hard non ho nulla a che fare, non mi interessa e non mi piace», chiarisce. «Indosso la quinta di reggiseno e ho ricevuto tante proposte di “quel” tipo, soprattutto d’estate al mare, ma le ho proprio sempre ignorate.
Invece interpretare Moana per una produzione di Sky significherebbe entrare nel mondo del cinema dalla porta principale, e comunque si tratta di recitare una parte. Poi chissà come andrà a finire veramente», aggiunge tornando con i piedi per terra. La popolarità sul web non ha fatto perdere il senso della realtà a questa ragazza del Sud, che con la famiglia - mamma e papà ora pensionati e tre sorelle - è arrivata a Pescara da Rodi Garganico, nel Foggiano, più di dieci anni fa: «Ho studiato ragioneria al Tito Acerbo e sto per laurearmi in lingue all’università D’Annunzio, anzi devo proprio rimettermi seriamente sui libri e sbrigarmi». Intanto fa la barista per aiutarsi un po’.
Ama un ragazzo «bellissimo» e anche di lui non vuol dire il nome: «E’ di Pescara ed è tanto riservato». Invece lei è solare e compagnona: «Mi piace andare alle feste, frequento tanti posti sulla riviera e a Pescara Vecchia. Soprattutto i locali in cui si suona dal vivo». La sua grande passione è la musica: «La amo tutta, tra le preferenze il goth, il metal, il rock. In questo momento il mio gruppo preferito sono i Nightwish, metallari ma con inclinazioni melodiche. Sì, il mio vero sogno sarebbe avere un’etichetta discografica, conosco tutte le band qui a Pescara e mi piace cantare».
Invece con la recitazione non ha grande confidenza. «Non ho mai fatto nulla, no», ammette. «L’unico incontro con il mondo dello spettacolo l’ho avuto accompagnando una mia amica, anni fa, a una selezione per Veline: uscì il capo dello staff e mi disse: “Perché non provi tu?”. Allora ero magra, ora non me lo avrebbe detto» e ridendo fa notare: «Sono più in carne, ma mi trovo benissimo». In pace con le sue forme tonde e con gli sguardi che le piovono addosso: «Sì, io sono tranquilla. Anche per questo mi hanno sempre detto che somiglio a Moana».
Della quale non ha mai visto film: «Conosco il personaggio, mi ricordo quando ero bambina che venne a Ortona per uno spettacolo e volevano andarci tutti. Quando in tv c’è un servizio su di lei lo guardo sempre: era intelligente, ironica, elegante. Una grande personalità. Io non credo che sia morta: ha fatto la stella del porno perché ha voluto, non per bisogno, e secondo me ha voluto lasciare quando era al top della celebrità e della bellezza per farsi ricordare così».
Certo una fiction su di lei richiederebbe scene osé. «Dipende da come vengono girate: una scena anche spinta può essere artistica. Ci saranno dei nudi, sì. Io non avrei problemi se non sono volgari, ma poi perché dovrebbero? Moana era tutto fuorché volgare».
Oltre sessantamila i click sul video in cui, in jeans, maglioncino nero con zip aperta su un accollatissimo dolcevita bianco che lascia solo intuire le forme generose, la bionda Lolly spunta dal computer e si presenta - bamboleggiando un po’, più per timidezza e per quel «non saper che fare e dire davanti alla telecamera» - al popolo di Internet.
Che a frotte, dunque, l’ha scelta e continua a sceglierla tra cinquemila signore e signorine dall’aria più o meno sexy che vogliono provare a dare il proprio volto alla Moana della miniserie in due puntate per la regia di Marco Ponti e che hanno inviato la loro clip di un minuto a Sky Life. «E’ stato un gioco, lo giuro. Il video è girato con il cellulare», assicura ridendo Loredana con la voce un po’ roca di sonno: alle 6 del pomeriggio si è appena svegliata da un riposino, perché lavora duro dall’alba in un bar a Portanuova.
Preferisce non dire quale: «Per me tutta questa pubblicità è nuova», si giustifica, «ma non so come la possono prendere il titolare o i clienti». Sì perché l’avventura in cui con un pizzico di incoscienza si è tuffata, non è per un provino del film su Madre Teresa, ma sulla regina del porno. «Io, però, con il mondo dell’hard non ho nulla a che fare, non mi interessa e non mi piace», chiarisce. «Indosso la quinta di reggiseno e ho ricevuto tante proposte di “quel” tipo, soprattutto d’estate al mare, ma le ho proprio sempre ignorate.
Invece interpretare Moana per una produzione di Sky significherebbe entrare nel mondo del cinema dalla porta principale, e comunque si tratta di recitare una parte. Poi chissà come andrà a finire veramente», aggiunge tornando con i piedi per terra. La popolarità sul web non ha fatto perdere il senso della realtà a questa ragazza del Sud, che con la famiglia - mamma e papà ora pensionati e tre sorelle - è arrivata a Pescara da Rodi Garganico, nel Foggiano, più di dieci anni fa: «Ho studiato ragioneria al Tito Acerbo e sto per laurearmi in lingue all’università D’Annunzio, anzi devo proprio rimettermi seriamente sui libri e sbrigarmi». Intanto fa la barista per aiutarsi un po’.
Ama un ragazzo «bellissimo» e anche di lui non vuol dire il nome: «E’ di Pescara ed è tanto riservato». Invece lei è solare e compagnona: «Mi piace andare alle feste, frequento tanti posti sulla riviera e a Pescara Vecchia. Soprattutto i locali in cui si suona dal vivo». La sua grande passione è la musica: «La amo tutta, tra le preferenze il goth, il metal, il rock. In questo momento il mio gruppo preferito sono i Nightwish, metallari ma con inclinazioni melodiche. Sì, il mio vero sogno sarebbe avere un’etichetta discografica, conosco tutte le band qui a Pescara e mi piace cantare».
Invece con la recitazione non ha grande confidenza. «Non ho mai fatto nulla, no», ammette. «L’unico incontro con il mondo dello spettacolo l’ho avuto accompagnando una mia amica, anni fa, a una selezione per Veline: uscì il capo dello staff e mi disse: “Perché non provi tu?”. Allora ero magra, ora non me lo avrebbe detto» e ridendo fa notare: «Sono più in carne, ma mi trovo benissimo». In pace con le sue forme tonde e con gli sguardi che le piovono addosso: «Sì, io sono tranquilla. Anche per questo mi hanno sempre detto che somiglio a Moana».
Della quale non ha mai visto film: «Conosco il personaggio, mi ricordo quando ero bambina che venne a Ortona per uno spettacolo e volevano andarci tutti. Quando in tv c’è un servizio su di lei lo guardo sempre: era intelligente, ironica, elegante. Una grande personalità. Io non credo che sia morta: ha fatto la stella del porno perché ha voluto, non per bisogno, e secondo me ha voluto lasciare quando era al top della celebrità e della bellezza per farsi ricordare così».
Certo una fiction su di lei richiederebbe scene osé. «Dipende da come vengono girate: una scena anche spinta può essere artistica. Ci saranno dei nudi, sì. Io non avrei problemi se non sono volgari, ma poi perché dovrebbero? Moana era tutto fuorché volgare».