Lotta al glaucoma, Abruzzo in prima linea

La clinica di Oftalmologia della D’Annunzio scelta per rappresentare l’Italia alla settimana mondiale contro la malattia
PESCARA. E’ l’unico centro di eccellenza abruzzese ed è in prima linea nella prevenzione e nella cura del glaucoma. La clinica in Oftalmologia dell’università D’Annunzio di Chieti-Pescara, diretta dal professor Leonardo Mastropasqua, è stata infatti scelta dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità e dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti per rappresentare l’Oftalmologia italiana nell’ambito della settimana mondiale del glaucoma (12-18 marzo) con un’intervista al Tg1 in onda oggi alle 13.30.
Un’occasione importante per diffondere gli esiti più recenti delle ricerche scientifiche e cliniche portate avanti dal Centro nazionale di alta tecnologia in Oftalmologia (Cnat), fiore all’occhiello della nostra regione. Nell’ambito delle iniziative di prevenzione promosse in questa settimana, l’equipe del centro di eccellenza della D’Annunzio organizza a Chieti, in piazza Gian Battista Vico, la presenza di un camper adibito ad ambulatorio oculistico per check-up gratuiti e diffusione di materiale specifico. L’unità mobile accoglierà chiunque voglia controllarsi, sabato 18 marzo, dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. L'obiettivo della campagna informativa è quello di attirare l'attenzione e sensibilizzare la popolazione su questa grave e insidiosa patologia degli occhi, che viene definita «ladro silenzioso della vista» e che colpisce, solo in Italia, circa un milione di persone, anche se una su due non sa di esserne affetta. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, nel mondo ne soffrono 55 milioni di persone e circa 25 milioni sono quelle che hanno perso la vista del tutto o in parte. In Abruzzo, regione con un’età media elevata, i pazienti affetti da glaucoma sono più di 60 mila.
Ma vediamo più da vicino in cosa consiste questa malattia che colpisce il nervo ottico, e soprattutto come riconoscerla in tempo. Nella maggior parte dei casi è dovuta a un aumento della pressione interna dell’occhio che causa, nel tempo, danni permanenti alla vista che sono accompagnati dalla riduzione del campo visivo (si restringe lo spazio che l’occhio riesce a percepire senza muovere la testa); e da alterazioni della papilla ottica, detta anche testa del nervo ottico e visibile all’esame del fondo oculare. Una semplice visita oculistica è sufficiente a diagnosticare un glaucoma in fase iniziale o ancora non grave. Proprio per questo motivo è necessario sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specialmente in presenza di alcuni fattori di rischio. La frequenza del glaucoma, pur non essendo una malattia esclusiva dell’anziano, aumenta infatti progressivamente con l'avanzare dell’età.
È quindi buona norma, per chi ha più di 40 anni, sottoporsi a un controllo che comprenda la misurazione della pressione oculare. Un momento ideale è rappresentato dall’insorgenza della presbiopia (ndr la visione sfocata da vicino). Un altro fattore da tenere in considerazione è rappresentato dai precedenti familiari: se qualcuno del nostro nucleo familiare è affetto da glaucoma, bisogna sottoporsi a controlli più frequenti, poiché questa malattia oculare presenta forti caratteri di ereditarietà. La prevenzione è fondamentale, come pure le nuove frontiere della tecnologia che offrono possibilità sempre più avanzate permettendo grande precisione nel trattamento di diverse patologie dell’occhio, tra cui il glaucoma. E proprio sull’innovazione punta da sempre il centro di eccellenza della D’Annunzio.