M5S vuole due posti per... controllare meglio

20 Giugno 2014

Chieste la Commissione vigilanza e la vicepresidenza del Consiglio: tutto però a indennità zero

PESCARA. «L'onore e l'onere del controllo devono necessariamente essere riconosciuti al Movimento 5 Stelle, in un'ottica di tutela dei diritti dei cittadini, del buon andamento dell'amministrazione, di rispetto e tutela dei diritti dell'opposizione. È doveroso, da parte del governo regionale, affidarci gli incarichi di controllo e vigilanza, tra cui la vicepresidenza del Consiglio – che può avere uno staff composto da 4 persone – e la presidenza della Commissione di vigilanza». È quanto chiedono i consiglieri regionali grillini al nuovo governo regionale. A ribadirlo sono Sara Marcozzi, capogruppo in pectore dei grillini in consiglio regionale, Domenico Pettinari, Leandro Bracco, Gianluca Ranieri, Pietro Smargiassi e Riccardo Mercante.

All'Emiciclo il M5S guiderà l'opposizione con sei consiglieri, seguito da Forza Italia (5), Abruzzo Futuro (1) e Nuovo Centrodestra (1). «Assistiamo quotidianamente a inchieste, indagini ed arresti, da Milano a Venezia e all'Aquila» dicono i consiglieri, «prova del fatto che, dove ci sono milioni di euro pubblici, i partiti, in maniera trasversale, si trovano coinvolti in indagini su truffe e corruzione. L'unico controllo possibile, visto il continuo accordo tra i partiti, è quello esterno, da parte dei cittadini, ovvero il Movimento 5 Stelle».

I grillini dicono che le loro richieste sono finalizzate anche a «scongiurare quel clima di inciucio continuo che si respira a livello nazionale e garantire un controllo reale e concreto sull'operato del governo regionale». «La Commissione di vigilanza», sottolineano, «è l'unico vero potere di controllo sugli atti dell'esecutivo regionale».

Nel chiedere alla maggioranza i voti necessari per ricoprire tali ruoli, i consiglieri M5S, che già hanno sottoscritto l'impegno di dimezzarsi lo stipendio da consigliere, «qualora eletti a ricoprire le cariche in questione», ribadiscono che rinunceranno anche alle indennità previste. «Indennità», precisano, «che oscillano tra i mille e i duemila euro mensili, oltre all'indennità da consigliere».(cr.re.)