Michelle, l’abruzzese che in Australia fa gustare gli arrosticini

29 Dicembre 2025

Gli esordi con uno street food, poi un successo straordinario: «Viaggio in tutto il continente per mostrare i nostri prodotti»

NEW YORK. A New York City riceviamo una e-mail da Epping, un paese alla periferia nord di Melbourne in Australia, che dice: «Porta l’Abruzzo al tuo tavolo natalizio. Ordina arrosticini, porchetta, agnello e baccalà presso l’Abruzzo Lab”. Ammesso che fosse possibile, quanto costerebbe e quando tempo impiegherebbe ad arrivare all’altra parte del mondo? Lo chiediamo per curiosità alla proprietaria del ristorante Abruzzo Lab, Michelle Di Pietro, originaria di Ari, Filetto e Campo di Giove, paesi dei nonni. Risponde Michelle: un totale di 91,40 dollari australiani (51,59 euro o 59.73 dollari americani): 12 arrosticini 14,40 dollari; 500 grammi di porchetta 25 dollari; una porzione di baccalà (in bianco o rosso) 24 euro; una porzione di agnello 28 euro.

Senza dubbio un buon affare per i residenti in America e in Italia (se non ci fosse il costo del trasporto) dove il prezzo senza il trasporto arriverebbe a 100 dollari U.S. o sui 60 euro in Abruzzo. Michelle fa comunque presente che la spedizione dall’Australia sarebbe quasi impossibile. Scopriamo che a Melbourne gli arrosticini sono entrati nella dieta locale otto anni fa, grazie a Michelle, una cuoca allora 32enne. Il successo è stato immediato seppur l’attività dell’abruzzese sia iniziata come street food e solo nel 2019 si sia trasformata in un vero e proprio ristorante, chiamato Abruzzo Lab.

«Oggi», specifica Michelle, «Abruzzo Lab è il primo e unico Arrosticini Bar in Australia (bar perché ci possono essere anche consumazioni al banco)». Poi continua: «Il motivo per cui si chiama Abruzzo Lab – abbreviazione di laboratorio – è perché l’attività è iniziata come un esperimento quando sono rientrata a Epping/Melbourne nel 2017 dopo una permanenza di sei anni a Filetto. Quella era la terza volta che Michelle aveva visitato l’Abruzzo. In precedenza vi era stata, nel 2008, assieme ai genitori, e da sola nel 2010 quando si è specializzata nella cucina abruzzese lavorando come chef, prima a Chieti Scalo al ristorante Fuori Corso, poi a Pescara al Cicchelli.

Il padre di Michelle, Roberto Di Pietro, è nato ad Ari nel 1962 ed è emigrato in Australia a soli otto mesi assieme alla madre Ines Sciorilli, originaria di Filetto, per raggiungere il padre Vincenzo. La madre di Michelle, Sandra Capaldo, è nata in Australia da genitori originari di Campo di Giove, Iginio e Lucia Del Mastro, emigrati nel 1959. «A casa nostra» riferisce Michelle «si parlava solo in dialetto, cosa che mi ha causato disagi quando sono andata per la prima volta in Abruzzo e non capivo l'italiano».

Per Michelle, la più recente visita in Abruzzo è stata nel 2023, quando ha visitato in particolare Filetto e Campo di Giove. Poi spiega che a Epping, il 12% della popolazione è di origine italiana e di questa il 4% è abruzzese, con molti provenienti da Tocco da Casauria. Infine, descrive il suo ristorante come un locale per 50 persone all’interno e altre 20 sul terrazzo, e dove si possono vedere cucinare gli arrosticini sulla fornacella. «Ma viaggio in tutta l’Australia per eventi che mettano in mostra i nostri arrosticini», conclude Michelle.

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