Miss Gran Prix , Fede presidente di giuria Monta la protesta a Pescara e su Facebook

Polemica sul web e fischietti pronti per il direttore del Tg4. Il giornalista annuncia che non sarà in città, ma continua la polemica per la sua nomina a presidente della giuria per il concorso di bellezza: “Proseguendo di questo passo si andrà a finire che Lele Mora andrà a fare conferenza nelle scuole e Parolisi nei consultori”, attacca il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo
PESCARA. Su Facebook sono già 700. E altrettanti potrebbero scendere in piazza con fischietti e cartelli. Monta la protesta a Pescara dopo l’annuncio dell’arrivo di Emilio Fede in qualità di presidente di giuria al concorso Miss Grand Prix e Mister Italia. “Proseguendo di questo passo si andrà a finire che Lele Mora andrà a fare conferenza nelle scuole e Parolisi nei consultori”, attacca il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo. “È tanto stizzito”, replica il giornalista, “ da non sapere neanche che io non ci sarò. Lo querelerò per le sue parole offensive”. E sul web, nonostante Fede abbia confermato la sua assenza alla manifestazione, monta la polemica.
“Non vogliamo Fede a Pescara”. Del resto in poche ore sono 700 i pescaresi che hanno aderito al gruppo istituito contro la presenza del direttore del Tg4 in città. “Ma come si fa'. Emilio Fede io non lo sopporto. È una vergogna”, si legge in uno dei commenti. E ancora: “Perché non organizzare con soldi pubblici un convegno sulle mafie e chiamare Dell'Utri?”, oppure “Propongo un'idea per uno striscione-cartello: ‘Se questa è la vostra CuLtura meglio essere ignoranti’”. E le adesioni arrivano anche da fuori Regione: “Io non vivo a Pescara, ma proverò a fischiare insieme a voi dalla Puglia!”, “Pagherei oro per fare un sonoro pernacchione a certi soggetti inqualificabili, peccato che sono a Roma”,
La protesta del Prc: “Fischietti contro Fede”. In una conferenza stampa davanti al palco di Miss Grand Prix e Mister Italia, Acerbo ha spiegato i motivi della protesta: “Sono indignato, e credo che con me lo saranno migliaia di cittadini abruzzesi, perché non è possibile accettare che nel momento in cui si si tagliano i fondi per il sociale, la scuola, la sanità e i disabili, si promuovano manifestazioni del genere, con l'elargizione di denaro pubblico. Questo evento è patrocinato dalla Regione Abruzzo e dalle Province di Pescara e Teramo”. “Il Comune di Pescara”, ha proseguito Acerbo, “ ha partecipato con un contributo di 12 mila euro. È una vergogna ed è ancor più grave che venga utilizzato denaro pubblico per un evento che vedrà partecipare, in qualità di presidente della giuria, una persona indagata per favoreggiamento della prostituzione. Per questo invito questa sera a partecipare i cittadini per bene di Pescara e l'Abruzzo per far sentire la nostra voce e dire no con forza a questo che ritengo, scusate il termine, uno schifo”.
La replica di Fede: "Non vengo a Pescara, ma querelo il Prc". Emilio Fede ha annunciato di voler querelare “per le sue parole offensive” Maurizio Acerbo, capogruppo di Rifondazione Comunista al Consiglio regionale d'Abruzzo. “È tanto stizzito”, spiega il giornalista riferendosi alle proteste di Acerbo, “ da non sapere neanche che io non ci sarò. Sarò, come ogni giorno, ad occuparmi del tg4. Voglio esprimere comprensione a lui tanto impegnato da non sapere neppure cosa capita nella regione della quale è anche capogruppo di un movimento serio come Rifondazione Comunista”. “Si dice indignato, stizzito, furibondo, e invita la città alla ribellione. Vorrebbe portare in piazza migliaia di persone contro di me. Modesto consiglio: la visita dallo psichiatra”. “Intanto, per le sue parole offensive”, conclude Fede, “presenterò una querela-denuncia”.
Acerbo: "Si offende per quello che è scritto sui giornali". "Non so quali siano le parole offensive per le quali Emilio Fede intende querelarmi: noi abbiamo semplicemente ricordato ciò che è scritto su tutti i giornali del pianeta. È stata l'amministrazione comunale di Pescara a comunicare che Fede avrebbe presieduto la giuria. Che Fede annunci che non sarà a Pescara la consideriamo una vittoria della nostra protesta civile e democratica", ha commentato il capogruppo Prc in Consiglio regionale d'Abruzzo, Maurizio Acerbo. "Vuol dire", prosegue Acerbo, "che cominciano ad avere paura dell'indignazione popolare. Noi saremo in piazza lo stesso con centinaia di fischietti anche perché siamo abituati a non credere alle cose che dice Fede nei suoi telegiornali. Se Fede non viene sarà una vittoria della democrazia anzi del buon costume".
“Non vogliamo Fede a Pescara”. Del resto in poche ore sono 700 i pescaresi che hanno aderito al gruppo istituito contro la presenza del direttore del Tg4 in città. “Ma come si fa'. Emilio Fede io non lo sopporto. È una vergogna”, si legge in uno dei commenti. E ancora: “Perché non organizzare con soldi pubblici un convegno sulle mafie e chiamare Dell'Utri?”, oppure “Propongo un'idea per uno striscione-cartello: ‘Se questa è la vostra CuLtura meglio essere ignoranti’”. E le adesioni arrivano anche da fuori Regione: “Io non vivo a Pescara, ma proverò a fischiare insieme a voi dalla Puglia!”, “Pagherei oro per fare un sonoro pernacchione a certi soggetti inqualificabili, peccato che sono a Roma”,
La protesta del Prc: “Fischietti contro Fede”. In una conferenza stampa davanti al palco di Miss Grand Prix e Mister Italia, Acerbo ha spiegato i motivi della protesta: “Sono indignato, e credo che con me lo saranno migliaia di cittadini abruzzesi, perché non è possibile accettare che nel momento in cui si si tagliano i fondi per il sociale, la scuola, la sanità e i disabili, si promuovano manifestazioni del genere, con l'elargizione di denaro pubblico. Questo evento è patrocinato dalla Regione Abruzzo e dalle Province di Pescara e Teramo”. “Il Comune di Pescara”, ha proseguito Acerbo, “ ha partecipato con un contributo di 12 mila euro. È una vergogna ed è ancor più grave che venga utilizzato denaro pubblico per un evento che vedrà partecipare, in qualità di presidente della giuria, una persona indagata per favoreggiamento della prostituzione. Per questo invito questa sera a partecipare i cittadini per bene di Pescara e l'Abruzzo per far sentire la nostra voce e dire no con forza a questo che ritengo, scusate il termine, uno schifo”.
La replica di Fede: "Non vengo a Pescara, ma querelo il Prc". Emilio Fede ha annunciato di voler querelare “per le sue parole offensive” Maurizio Acerbo, capogruppo di Rifondazione Comunista al Consiglio regionale d'Abruzzo. “È tanto stizzito”, spiega il giornalista riferendosi alle proteste di Acerbo, “ da non sapere neanche che io non ci sarò. Sarò, come ogni giorno, ad occuparmi del tg4. Voglio esprimere comprensione a lui tanto impegnato da non sapere neppure cosa capita nella regione della quale è anche capogruppo di un movimento serio come Rifondazione Comunista”. “Si dice indignato, stizzito, furibondo, e invita la città alla ribellione. Vorrebbe portare in piazza migliaia di persone contro di me. Modesto consiglio: la visita dallo psichiatra”. “Intanto, per le sue parole offensive”, conclude Fede, “presenterò una querela-denuncia”.
Acerbo: "Si offende per quello che è scritto sui giornali". "Non so quali siano le parole offensive per le quali Emilio Fede intende querelarmi: noi abbiamo semplicemente ricordato ciò che è scritto su tutti i giornali del pianeta. È stata l'amministrazione comunale di Pescara a comunicare che Fede avrebbe presieduto la giuria. Che Fede annunci che non sarà a Pescara la consideriamo una vittoria della nostra protesta civile e democratica", ha commentato il capogruppo Prc in Consiglio regionale d'Abruzzo, Maurizio Acerbo. "Vuol dire", prosegue Acerbo, "che cominciano ad avere paura dell'indignazione popolare. Noi saremo in piazza lo stesso con centinaia di fischietti anche perché siamo abituati a non credere alle cose che dice Fede nei suoi telegiornali. Se Fede non viene sarà una vittoria della democrazia anzi del buon costume".
© RIPRODUZIONE RISERVATA