«Nella pietra» da Christa Wolf al Marrucino

«Nella pietra», tratto da un testo di Christa Wolf, è lo spettacolo per la regia di Enrico Frattaroli che sarà messo in scena stasera, alle 21, al teatro Marrucino di Chieti per la stagione Nuove scritture. La produzione è del Florian teatro stabile d’innovazione di Pescara. Protagonista è Anna Paola Vellaccio. «Nella pietra» è lo spettacolo di punta della stagione 2010 del Florian che ha appena debuttato nel premio «Dodici donne» di Rieti.

E’ questa la prima versione teatrale del racconto scritto da Christa Wolf nel 1996, apparso in Italia nel 2009, nella raccolta «Con uno sguardo diverso».
Sul palco Ivan Marcantoni e Valentina Rosaroni. Voce fuori campo Mariateresa Pascale.
«Il testo», spiegano le note di regia, «è il resoconto monologico dell’autrice che ripercorre, letterariamente, la sua operazione di protesi all’anca effettuata in anestesia epidurale. L’essere “confissa” nella pietra è la metafora stessa della sua esperienza. “Il punto nella mia testa che sa che mi stanno aprendo la carne è sveglio. Il punto nella mia testa che dovrebbe avvertire il dolore è congelato nella pietra”.

L’opera teatrale non mima l’evento reale: l’insieme delle voci, delle immagini, dei suoni, della musica non sono che l’espressione, sui diversi registri della scena, del suo racconto. Siamo in una sala operatoria davanti all’équipe chirurgica: chirurgo, anestesista, infermiera. L’attrice è distesa su un tavolo operatorio posto lungo l’asse centrale della scena, nella metà compresa tra la linea di proscenio e il centro. Giace con la testa riversa verso il pubblico, a torso nudo. Il busto è libero mentre il bacino e le gambe sono legate al tavolo: la sua immobilità è reale. Un velatino nero, esteso quanto il piano frontale della scena, divide in due metà lo spazio scenico attraversando il corpo della donna nel punto esatto della vita come una membrana, un filtro, un diaframma.

Una telecamera, alta e ortogonale al piano del tavolo operatorio, riprende in tempo reale il busto visibile della donna e ne proietta l’immagine sul velatino come su uno specchio. Sul velo-schermo, un flusso continuo di immagini da dvd segue passo passo il suo monologo. Durante i segmenti di dialogo con il chirurgo (o l’anestesista o l’infermiere), una luce di contro dissolve il flusso di immagini e fa apparire l’equipe chirurgica in silhouette. Alla fine del testo, l’operazione chirurgica e l’operazione teatrale si concludono insieme: l’anestesia, la finzione, il raggiro dei sensi termina, la donna viene sciolta dal tavolo operatorio, il velatino scompare, si torna alla realtà, alle gambe, al mestiere, agli applausi».

Le musiche di scena sono tratte dal Quintetto per clarinetto di Mozart. Citazioni in voce di soprano da Bach (O Ewigkeit, du Donnerworf), Scubert (Die schöne Müllerin), Smetana (Die Moldau), volkslieder citati nel testo (Grün, grün, grün sind alle meine Kleider; Wer will fleißige handerwerker seh’n?).

Sarà a disposizione, come sempre, il servizio gratuito navetta Pescara - Chieti Scalo - Chieti, andata e ritorno che effettuerà il seguente percorso: Pescara piazza Duca degli Abruzzi (ore 20) Pescara piazzale della Repubblica (ore 20.15) Pescara via Conte di Ruvo (ore 20.20) Chieti Scalo piazzale Marconi (ore 20.45) Chieti Marrucino.
Info 0871 320007 e 347 3106505, e-mail: marrucino.prosa@teatromarrucino.it, botteghino teatro 0871 330470.