Pd: niente Fas per gli autoporti

24 Marzo 2012

D'Amico e Ruffini: la Regione sposti gli 8 milioni su altri obiettivi

PESCARA. «Consentire ai privati di entrare nella gestione degli autoporti presenti in Abruzzo, assegnare ad ogni struttura una funzione ben precisa e rimodulare i fondi Fas, spostando gli 8 milioni di euro destinati agli autoporti su altri obiettivi di tipo economico». La proposta arriva dai consiglieri regionali del Pd. «La storia dell'Abruzzo è caratterizzata dallo scandalo dello sperpero del denaro pubblico sugli autoporti», hanno detto, ieri, il capogruppo, Camillo D'Alessandro, e Claudio Ruffini. «Si parla di oltre 80 milioni di euro dagli anni '80 in poi. Bisogna capire che in assenza di autoporti, l'Abruzzo non gioca nessuna partita, neanche in funzione dei porti e dell'aeroporto. Se ci si vuole candidare ad essere piattaforma logistica nel contesto europeo, soprattutto guardando all'area mediterranea sono necessarie strutture di questo tipo. Proprio per questo, la programmazione che introduceva gli autoporti aveva senso, ponendo la struttura di Manoppello al centro, quella di Avezzano per gli scambi con Roma e il Lazio, quelle di Roseto e Castellalto a Nord e quella di San Salvo a Sud».

Il Pd chiede che la giunta regionale «consenta ai privati di entrare nella gestione degli autoporti attraverso gare pubbliche, considerando anche la possibilità che i nuovi gestori si occupino del completamento delle strutture».

Nel frattempo, secondo i consiglieri di opposizione, «la Regione dovrebbe completare la programmazione, affidando a ogni struttura logistica una funzione».

Sulla questione degli auoporti è intervenuta, sempre ieri, anche la Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato) regionale che, nei giorni scorsi, aveva additato all'opinione pubblica lo sperpero di denaro pubblico legato all'esistenza di ben tre autoporti (Roseto, San Salvo, Avezzano, senza contare la struttura di Castellalto) completati da anni, costati oltre 83 milioni di euro, ma mai aperti all'uso dei mezzi pesanti.

«E' giusta l'indicazione dell'assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra», ha detto l'associazione delle piccole e medie imprese «di valutare preventivamente l'effettiva possibilità di arrivare a una gestione efficace degli autoporti, prima di investire nuove risorse pubbliche per il loro completamento, ma occorre indicare con certezza i tempi entro cui avere il quadro della situazione».

La Cna giudica «interessanti le aperture formulate dal titolare della delega ai Trasporti della giunta Chiodi, ma gli chiede sia la certezza dei tempi che una valutazione preventiva sull'efficacia di società di gestione realizzate con partenariato pubblico e privato».

Secondo l'associazione, «la Regione potrebbe dunque incaricare subito una delle sue società controllate, o dei suoi enti strumentali, per realizzare uno studio preliminare ai bandi. Poi potrà decidere di conseguenza; di sicuro, gli 8 milioni disponibili sui fondi Fas andranno impegnati solo se necessari ad aprire davvero gli autoporti».

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