Pescara, blitz nel quartiere della droga sgomberati gli appartamenti dei rom

19 Novembre 2009

Polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani hanno irrompono nelle case dei quartieri Rancitelli e Fontanelle per sgomberare quattro appartamenti del Comune occupati da alcuni rom. Colpite in particolare le famiglie Spinelli e Ciarelli sospettate di controllare il traffico di stupefacenti in Abruzzo e nel nord della Puglia

Blitz delle forze dell'ordine all'alba a Rancitelli e Fontanelle, i quartieri della droga di Pescara. Obiettivo dichiarato è lo sgombero di quattro appartamenti del Comune occupati. Ma polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani vogliono soprattutto dare un segnale forte alla comunità rom adriatica, da sempre legata al mondo della droga. Non a caso alcuni degli appartamenti sgomberati erano abitati  da persone appartenenti alle famiglie Spinelli e Cirelli, sospettati di controllare il traffico di stupefacenti in tutto l'Abruzzo e nel nord della Puglia.

GUARDA Le forze dell'ordine sgomberano le case dei rom
VIDEO L'irruzione nelle case

L'operazione è scattata alle 6 del mattino. La polizia è intervenuta a a Rancitelli dove gli agenti hanno bussato al civici 181 di via Tavo e al 26 e 14 di via Lago di Borgiano. In contemporanea, a Fontanelle, i carabinieri hanno fatto irruzione al 25 di via Caduti per servizio.

L'arrivo delle forze dell'ordine ha colto di sorpresa gli occupanti degli appartamenti e il brusco risveglio a creato diverse tensioni. Poliziotti e carabinieri sono stati accolti con urla e insulti. Hanno inveito contro gli agenti e i militari non solo le persone sfrattate, ma anche i lor vicini di casa. Gli appartamenti occupati si trovano in quartieri ghetto in cui c'è una forte presenza rom.

Una volta notificato lo sgombero i rom hanno cominciato a sgomberare le case. Una volta conservate le cose di maggior valore, in particolare tv al plasma e impianti satellitari, hanno cominciato a gettare a terra il resto. Dagli appartamenti arrivavano rumori di cocci rotti e porte sfondate.

L'operazione congiunta di polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani è stata coordinata dal dirigente della squadra mobile Nicola Zupo. Per il blitz sono stati impiegati 30 poliziotti, compresa una squadra arrivata apposta da Bari, e 10 carabinieri. Sul posto erano presenti anche quattro ambulanze della Misericordia di Pescara, quattro medici del Pronto soccorso e una ginecologa.