Pezzopane a Letta: "Occorrono segnali di un rinnovamento etico"

La Presidente della Provincia dell'Aquila risponde alla lettera del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio sulle vicende di corruzione legati agli appalti per la ricostruzione dell'Aquila

"Mi rivolgo a lei, abruzzese come me e persona misurata, affinchè si volti questa orribile pagina e si comincino a dare segnali forti di un rinnovamento etico, di un operare realmente democratico e trasparente".

Questo l'appello che la Presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, rivolge nella lettera di risposta al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che ieri, a sua volta, le aveva inviato una missiva sui fatti dell'Aquila, relativi alle vicende di corruzione legati agli appalti per la ricostruzione.

"Il suo turbamento - scrive Pezzopane - è consolante, vista la corsa di molti a leggere l'accaduto come ennesima occasione di scontro. Mi dispiace che anche lei sia stato ingannato dalla lista ufficiale delle ditte operanti a L'Aquila, che le sarà stata certamente fornita da persone competenti e di sua fiducia. Questo però - aggiunge Pezzopane - spiega la mia insistenza nel cercare dalle autorità la 'lista della verità non quella per l'ufficialità pubblicata su siti e giornali. Mi preoccupa molto - sottolinea la Presidente della Provincia dell'Aquila - la vicinanza di uomini delle istituzioni a comitati d'affari e l'ombra delle mafie sul nostro territorio, rinomato per il suo sano tessuto sociale ed economico.

Sento forte l'obbligo morale, come rappresentante del territorio di tenere alta la guardia. Oggi lei ha avuto la premura di rispondere alla mia lettera; altri rappresentanti istituzionali non ne colgono la necessità. L'apprezzamento del gesto non è solo mio ma certamente dei cittadini della provincia. Troppe domande però, troppo spesso restano senza risposta, mentre freme la nostra gente per la voglia di ricostruire la città che sente propria.

Abbiamo bisogno per questo - aggiunge la lettera - che si espliciti una linea chiara che ci consenta di pianificare a breve, medio e lungo termine senza dubbi. Abbiamo bisogno di cambiare registro anche sui metodi, che siano più includenti, stimolanti, che ricostruiscano la fiducia. Mi appello - conclude - all'affetto che lei nutre per questa terra e al senso di dignità che oggi la scuote".