“Politica vietata ai giovani”: l’età media in Abruzzo è più alta che in Parlamento

La partecipazione dei ragazzi e le barriere degli adulti incollati alle poltrone. Il racconto di Miscia (FdI) e Pratense (Pd), 31 anni e già eletti: «Farcela è possibile»
PESCARA. “Politica vietata ai giovani”. È questo il titolo della prima puntata di 31 minuti, il settimanale di approfondimento giornalistico di Rete8 in collaborazione con il Centro che va in onda questa sera alle ore 22 con la regia di Danilo Cinquino e Antonio D’Ottavio. Ma è difficile essere giovani in politica? A rispondere a questa domanda, due giovani, entrambi eletti: Roberto Miscia, 31 anni, segretario regionale di Gioventù nazionale e anche consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Chieti, e Paolo Pratense, 31 anni, consigliere comunale del Pd a Città Sant’Angelo. «È difficile ma non è impossibile perché gli spazi ci sono», risponde Miscia, «poi, per essere eletti ci vuole il consenso popolare e quello che è uguale per tutti». «È un impegno di cuore, spesso non ci sono gli strumenti», dice Pratense, «ma i giovani sono sognatori e si buttano sempre con passione». E a sentire la parola “politica”, i giovani pensano a questo: «Il comizio di Walter Veltroni a Pescara, forse l’ultimo con una folla oceanica», dice Pratense, «ma non è detto che non si possa ripetere». E Miscia: «Le fiaccolate in memoria di Sergio Ramelli che facciamo ogni anno alla Villa comunale di Chieti per ricordare questo giovanissimo ucciso dall’odio comunista».
Questo è il quadro dell’età nella politica italiana: non è proprio un Paese per giovani. Dopo tre “stagioni parlamentari” in continua flessione, con il centrodestra di Giorgia Meloni l’età media è salita leggermente a 51,2 anni e, se si calcolano anche i sei senatori a vita, si arriva a 51,5. Sui banchi di Montecitorio non sono presenti under 30 mentre gli under 40 sono una minoranza: appena 65 su 400, il 16,2%. Il gruppo parlamentare più “anziano” è quello di Forza Italia al Senato con 60,9 anni, così come alla Camera con una media di 53 anni. Al Senato, la “compagine” più giovane è quella di Azione con 48,4 anni mentre, alla Camera, il primato spetta al M5S con 45,7 anni.
Nella Regione Abruzzo, non c'è neanche un politico con meno di 40 anni, figuriamoci quelli al di sotto dei 30 anni. Al vertice, il presidente della Regione Marco Marsilio di FdI ha 57 anni; il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri di Forza Italia ha 50 anni. Nella giunta Marsilio, l’età media è di 56,1 anni, cinque anni in più del Parlamento: l’assessore più giovane è Roberto Santangelo, 44 anni, che detiene le deleghe al Sociale e alla Cultura, mentre la più saggia è Nicoletta Verì, assessore alla Salute con 70 anni.
Tra giunta e consiglio regionale, il più giovane di tutti è Sandro Mariani del Pd, 43 anni di Campli, medico veterinario: attualmente è il presidente della commissione Vigilanza. Non è la prima volta che Mariani conquista questo primato: è al terzo mandato e quando era stato eletto per la prima volta aveva appena 31 anni. «La carta d’identità dice che sono ancora il più giovane in Regione ma il mio lungo percorso politico racconta altro», dice Mariani, «il mio consiglio ai giovani è: lo spazio in politica va conquistato senza aspettare che lo creino gli altri e, poi, mantenere un confronto sano con chi ha più esperienza per avere, piano piano, la giusta dignità politica».
Gli altri giovani, con meno di 50 anni, sono la consigliera Marianna Scoccia di Noi Moderati che ha 44 anni ed è già al suo secondo mandato; ha 44 anni anche l’assessore Santangelo di Forza Italia, che è anche presidente del consiglio comunale dell’Aquila; a seguire Francesco Prospero di FdI che ha 45 anni, Erika Alessandrini del Movimento 5 Stelle e Vincenzo D’Incecco della Lega con i suoi 46 anni.
I giovani si allontanano sempre di più dalla politica che si riduce a un interesse tipico di adulti e anziani: la percentuale di chi segue la politica regolarmente è dell’82,7% tra chi ha più di 65 anni mentre scende al 64,2% tra chi ne ha meno di 35 anni. Questi sono i dati di un’indagine del Censis. E lo scarso interesse dei giovani per la politica non è un fenomeno solo italiano: a fronte di una media del 50% dei residenti negli Stati dell’Unione europea, che dichiara di aver seguito notizie sulla politica interna negli ultimi sette giorni, la percentuale scende al 34% tra i giovani che hanno tra i 15 e i 24 anni, mentre è del 60% tra chi ha più di 55 anni.
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