I CONTROLLI

Reddito di cittadinanza, in Abruzzo e Molise truffa da 2 milioni di euro

Scoperti 383 furbetti dai carabinieri in una vasta operazione che ha riguardato cinque regioni. C'è chi aveva la Ferrari, chi la barca e chi inventava di avere figli 

L'AQUILA. Quasi 2 milioni di euro sottratti dalle casse dello Stato. Tra Abruzzo e Molise, i carabinieri hanno scoperto 383 furbetti del reddito di cittadinanza. E' il risultato della vasta operazione effettuata  in cinque regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata) per verificare la reale sussistenza dei requisiti da parte dei percettori del reddito di cittadinanza.

In Abruzzo e Molise, a fronte di 27.632 nuclei familiari percettori del sussidio, i carabinieri hanno controllato 6.445 famiglie beneficiarie, per 10.642 soggetti. Nel corso delle operazioni sono state riscontrate 383 irregolarità (pari al 5,9% dei controlli effettuati) e deferite in stato di libertà 319 soggetti, 163 dei quali noti alle forze di polizia. Tra le persone deferite, 61,1% sono uomini (195) e il restante 38,9% sono donne (124). Inoltre, il 59,9% dei deferiti sono cittadini italiani (191), mentre il restante 40,1% di nazionalità straniera (128).

L’operazione dei carabinieri del Comando interregionale Ogaden ha permesso di scoprire che in Abruzzo e Molise, tra il primo maggio e il 17 ottobre scorsi, c'è stata una truffa di quasi 2 milioni di euro. 

C'è chi, in provincia di Avellino, intascava il sussidio e possedeva una lussuosa Ferrari, numerosi immobili e terreni di proprietà. Tra i furbetti c'era anche chi aveva una barca, chi un autonoleggio con 27 auto, chi una scuola di ballo. E c’è persino chi si è inventato di avere dei figli.