Referendum contro i costi della politica

L'appello di Rapagnà: «Servono 30 mila firme per fermare la casta»

L'AQUILA. Per tentare di ridurre i costi della politica attraverso i i quattro referendum regionali promossi dal movimento «Città per Vivere», sarà necessario raccogliere circa 30mila firme in tre mesi per avere diritto a far pronunciare gli abruzzesi su un tema caldissimo ed attualissimo. Ma Pio Rapagnà, ispiratore di questa azione, è fiducioso di poter toccare quota 30mila con il sostegno di cittadini «forti e determinati» che lo vogliono accompagnare in questa avventura. Ieri si è aperta ufficialmente la raccolta di firme. Nei prossimi giorni, la macchina organizzativa coma ha sottolineato Rapagnà non senza difficoltà - andrà a regime e si potrà firmare nei Comuni, nelle cancellerie e negli uffici dei giudici di Pace. Il punto della situazione è stato fatto dallo stesso Rapagnà, in una conferenza stampa che si è svolta a palazzo dell'Emiciclo cuore dell'istituzione regionale. Il promotore dell'iniziativa non ha mancato di denunciare le difficoltà ad indire i referendum: «se non si ha una organizzazione vera e propria, non si arriva a raccogliere il numero di firme sufficienti», ha detto, «ci sono troppi vincoli ed imposizioni. La legge regionale stabilisce che le firme devono essere autenticate solo da un notaio, da un cancelliere o da un segretario comunale, senza contare il fatto che il nuovo Statuto regionale ha raddoppiato il numero di firme, da raccogliere in soli tre mesi».

Rapagnà ha chiesto aiuto ai cittadini che vogliono cambiare l'attuale sistema politico: «Faccio appello a tutti i cittadini», ha esortato, «affinché aderiscano al comitato promotore e ci diano una mano. Siamo determinati ma da soli non ce la faremo a raccogliere 30mila firme. La politica è monopolio di una casta di funzionari di partito che occupano i posti di potere, controllando clientele, carriere», ha denunciato Rapagnà «Non si tratta di qualunquismo, riducendo i costi della politica, ci sarebbe un risparmio di 140 milioni euro, il che permetterebbe davvero di fare iniziative più utili alla collettività». I referendum riguardano l'abolizione delle indennità di carica di consiglieri, presidenti ed assessori regionali, dell'assegno vitalizio dei consiglieri regionali e degli organi e dei Cda degli Enti strumentali. Come quarto punto c'è l'abrogazione della legge regionale sulle indennità «per rifarne un'altra su basi e condizioni diverse». Per aderire al comitato promotore movimento «Città per Vivere» si può scrivere a Pio Rapagnà, via Lombardia, 10 Roseto degli Abruzzi, inviare un fax al numero 1782753170, oppure inviare una mail a piorapagna@libero.it