CORONAVIRUS / ABRUZZO

Screening di massa, prima la provincia aquilana. Ma anche altri sindaci chiedono i test

200mila tamponi antigenici gratis e su base volontaria, la Regione vorrebbe farli partire il 27 ma già si parla dei primi di dicembre. E a Pescara sempre per quella data si conta di avviare i test molecolari (a pagamento) nelle farmacie

PESCARA. La macchina dei test rapidi si è messa in moto in Abruzzo, oggi, in piena emergenza covid. Uno screening di massa che dovrebbe inzialmente avvolgere l'intera provincia dell'Aquila, 108 comuni (56 dei quali sotto i mille abitanti). Grazie ai 200mila tamponi antigenici in arrivo dal commissario per l'emergenza su richiesta della Regione e che ora anche altri sindaci richiedono a gran voce. Lo fa a nome loro _ dei centri più colpiti dal virus _ Gianguido D'Alberto, che oltre ad essere sindaco di Teramo è presidente regionale dell'associazione dei Comuni (Anci).

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Il test è considerato necessario per ridurre il numero dei contagi nel territorio abruzzese ad iniziare proprio dalla provincia aquilana in cui la diffusione del virus è maggiore. La Regione ha indicato venerdì 27 novembre come prima ipotetica data, tappa sperimentale per cominciare ad effettuarli gratis e su base volontaria nella provincia aquilana. Ma occorre organizzarsi, "bruciare i tempi", saper rispondere alla domande su "dove" e "come", e serve personale. Tanto, altro personale tra medici, infermieri e operatori sanitari. Ed ecco allora che già si dice che i test possono essere svolti nel primo weekend di dicembre, con un possibile prolungamento nei giorni a seguire.

E tutto mentre Pescara si appresta ad effettuare i test antigenici rapidi nelle farmacie: anche in questo caso si pensa che potranno essere prenotati dai primi di dicembre. Ma questi non saranno gratis, costeranno tra i 15 e i 20 euro. Il piano prevede che solo i primi test, che si svolgeranno nell'arco di una quindicina di minuti, saranno eseguiti gratuitamente sulle scolaresche, gli insegnanti e i familiari. Una puntura, due gocce di sangue, diranno se il paziente è affetto da Covid, e da qui tracciare eventuali contatti. Metteranno, cioè, in evidenza la presenza di anticorpi diretti contro il virus Sars CoV 2 responsabile del Covid 19. E in caso di positività al test, sarà poi necessario il tampone naso-faringeo della Asl, a svelare la malattia. Secondo gli accordi che sono stati raggiunti tra Federfarma, le altre associazioni di categoria dei farmacisti e la Regione, i tempi di consegna dei dispositivi alle farmacie sono fissati al prossimo 30 novembre. Se si escluderanno ulteriori slittamenti di date, le prenotazioni potranno iniziare ai primi di dicembre. Stessa trafila per i vaccini influenzali ancora irreperibili nelle farmacie.

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