Scuola, 1300 precari stabilizzati

Il direttore dell'Ufficio regionale: entro la metà di agosto le graduatorie

PESCARA. In Abruzzo saranno circa 1300 i precari, tra docenti e amministrativi, tecnici e ausiliari (Ata), che otterranno l'immissione in ruolo dopo l'approvazione del Piano triennale da parte del ministero dell'Istruzione. A livello nazionale Maria Stella Gelmini ha annunciato 67 mila assunzioni nei prossimi 36 mesi. Abbiamo chiesto a Giovanna Boda, direttore dell'Ufficio scolastico regionale, quali saranno le ricadute in vista del nuovo anno scolastico che partirà il 13 settembre.

Quali saranno le ricadute di queste immissioni?
«L'accordo prevede che siano coperti i posti attualmente vacanti, che in Abruzzo sono poco meno di 800 per il personale Ata e poco più di 500 per i docenti. Siamo in attesa della conferma di questi dati per poter avviare quanto prima le assunzioni in ruolo che rappresentano una boccata di ossigeno per i supplenti storici. Per la prima volta saranno coperti tutti i posti che a oggi risultano vuoti».

Come si procederà?
«Entro la metà di agosto saranno pubblicate le graduatorie definitive. La metà dei posti sarà assegnata sulla base delle graduatorie, l'altra metà ai vincitori dei concorsi espletati negli scorsi anni. Questi ultimi saranno chiamati all'Aquila a scegliere il loro posto. I precari delle graduatorie provinciali lo faranno negli Ambiti territoriali di propria appartenenza».

Secondo il sindacato Gilda, per effetto della finanziaria la scuola perderà 140 mila posti in due anni. Ci saranno ripercussioni anche in Abruzzo?
«L'Abruzzo, come tutte le altre regioni d'Italia, attraversa un periodo di sacrifici. Il nuovo dimensionamento scolastico, comunque, non partirà prima dell'anno scolastico 2012/2013 e dovrà essere definito con la Regione e con gli enti territoriali. Il nostro obiettivo, come Ufficio scolastico è, garantire il miglior servizio possibile agli studenti e di allearci con tutte le forze del territorio per dare il massimo ai ragazzi. Per questo venerdì incontrerò Chiodi. La scuola non è certo una faccenda tecnica di competenza solo del ministero dell'Istruzione, ma è un'istituzione decisiva per la crescita quotidiana di una comunità, che deve rapportarsi continuamente con le istituzioni territoriali e con tutte le realtà che contribuiscono allo sviluppo».

Per il consigliere regionale Franco Caramanico, è a rischio il regolare svolgimento della didattica del prossimo anno scolastico.
«Qualunque sia la difficoltà della sfida, il nostro dovere è garantire l'avvio regolare del nuovo anno in tutte le province. Per questo nelle prossime settimane ci adopereremo per assegnare nei tempi previsti nomine in ruolo e supplenze. L'obiettivo è avere in cattedra i docenti già dal primo giorno di scuola».

Cosa è emerso dall'incontro di giovedì scorso con i sindacati?
«Abbiamo definito una visione comune delle necessità relative all'organico e dei posti in più di cui l'Abruzzo ha davvero bisogno. Stiamo lavorando in queste ore sulla linea definita insieme affinché il confronto con il Ministero porti i risultati di cui la nostra scuola bisogno. E per i prossimi giorni sono già previsti ulteriori incontri con i sindacati».

Qualche prima classe di alcune zone interne rischia di non partire?
«Ci sono dei tetti ministeriali da rispettare. Laddove non è stato possibile attivare le classi stiamo verificando tutte le soluzioni efficaci a garantire pienamente a tutti il diritto allo studio. Sono tante le sfide che abbiamo davanti ma se mettiamo al centro i ragazzi e da parte i conflitti, lavorando insieme, possiamo davvero fare molto».

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