Sistemazioni, controlli sui requisiti

Sotto la lente le posizioni di chi ha trovato casa in modo autonomo

L’AQUILA. Per continuare ad usufruire dell’autonoma sistemazione o dell’ospitalità negli alberghi sarà necessario autocertificare di non avere altre abitazioni agibili nell’ambito del territorio di mobilità e nella provincia dove temporaneamente si è andati a stare. È quanto disposto dall’ordinanza 3870, firmata dal premier Silvio Berlusconi, con la quale si punta a ridimensionare il numero dei terremotati ancora assistiti. L’autocertificazione sarà obbligatoria, così come spiegano al Comune, e sarà seguita da una serie di controlli volti ad accertare la veridicità di quanto dichiarato. Dunque, dopo il censimento dello scorso agosto che ha portato gli sfollati a scegliere tra progetto Case, autonoma sistemazione e fitti pagati dalla Protezione civile, ora scatta questa nuova autocertificazione che dovrà essere consegnata entro trenta giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza sulla Gazzetta ufficiale. Coloro che possiedono un’altra abitazione (chiaramente non danneggiata dal terremoto) o che decideranno di non presentare l’autocertificazione perderanno i benefici finora avuti. Per chi è in albergo il diritto cesserà entro 15 giorni a partire dal termine della presentazione dell’autocertificazione, mentre l’autonoma sistemazione continuerà solo fino al 31 agosto.

Attualmente, secondo i dati forniti dalla struttura per la gestione dell’emergenza, sono circa 14 mila i nuclei familiari che usufruiscono dell’autonoma sistemazione, per un totale di 25.417 persone. Nelle strutture ricettive si trovano ancora 3.949 persone, di cui circa 1.700 sistemate in alberghi fuori provincia.

Secondo quanto previsto dall’ordinanza, la cessazione dei benefici riguarderà quei nuclei familiari che hanno un’altra casa nei comuni che rientrano nell’ambito del territorio di mobilità. Un comprensorio che si estende - per fare qualche esempio - da Barete a Scoppito, da San Demetrio all’Altipiano delle Rocche. Un ambito già noto agli sfollati, se non altro perché applicato anche per la gestione del progetto Case e dei Map. Saranno esclusi dai benefici anche coloro che risulteranno proprietari di una casa nella stessa provincia in cui hanno scelto di sistemarsi “temporaneamente” in strutture alberghiere. Insomma, con l’autocertificazione e con i controlli che seguiranno, si vuole evitare che famiglie proprietarie di una seconda casa al mare continuino a restare ospiti di alberghi magari situati a poca distanza da quelle abitazioni. In tal caso gli hotel dovranno essere lasciati entro 15 giorni dal termine fissato per la presentazione dell’autocertificazione. I benefici, per queste persone, potranno continuare solo nel caso in cui decidano di rientrare all’Aquila dove non hanno alloggi alternativi.

L’ordinanza introduce delle novità anche per quel che riguarda i nuclei familiari che prima del sei aprile 2009 vivevano in affitto in appartamenti che hanno subito danni classificati B e C. Se i proprietari di quegli immobili non hanno presentato la richiesta di contributo, i «vecchi» inquilini saranno costretti a rinunciare all’autonoma sistemazione o all’albergo. I benefici per chi vive in hotel cesseranno il 31 agosto. Ma per rendere meno traumatico il passaggio dall’assistenza al «fai da te», sarà possibile passare all’autonoma sistemazione che cesserà, comunque, il 31 dicembre. Un termine entro il quale tutte le famiglie in questione dovranno trovarsi una sistemazione alternativa.

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