Slot nel centro anziani Acli e parrocchia dicono no

Saranno rimosse le macchinette dalla sede ricreativa di Roseto Crescono le adesioni alla nostra campagna contro il gioco d’azzardo

ROSETO. Padre Antonio non ha dubbi: quelle tre slot machine, dal complesso parrocchiale del Sacro Cuore, devono sparire prima di subito a costo di revocare la concessione a chi ce le ha messe. Il frate, dell’ordine di San Giovanni Battista Piamarta, la cui immagine paradossalmente svetta su le tre macchine del gioco d’azzardo quasi si scusa per non essersi reso conto dell’attivazione. Poco importa. Dopo la denuncia del Centro nell’ambito della campagna #Abruzzonoslot - volta a incentivare la prevenzione delle problematiche connesse al gioco d’azzardo - istituzioni, gestori e privati si stanno mobilitando contro gli apparecchi “mangia-soldi”.

E la rimozione delle macchinette del centro anziani davanti alla chiesa del Sacro Cuore di Roseto, in un certo senso, rappresenta una prima vittoria. «Quello che fa rabbia», spiega padre Antonio, «è che la presenza delle slot è contraria allo spirito dell’ordine che porta il nome di San Giovanni Piamarta, così come allo spirito con cui interagisco con i miei parrocchiani. Faccio degli sforzi enormi per interagire con i giovani della parrocchia, cercando di farli rinunciare a giochi elettronici e distrazioni dai giochi tradizionali. E poi, a pochi metri dalla chiesa, mi vedo installati dei videopoker.

Ma padre Antonio non è l’unico ad essere arrabbiato: il centro anziani è affiliato all’Acli (associazione cristiana dei lavoratori italiani) i cui vertici non sono stati certo felicissimi nell’apprendere delle tre slot. «Congiuntamente al parroco di Roseto», spiega Umberto Soldatelli, commissario straordinario delle Acli nella provincia di Teramo, «denunciamo questo episodio tanto lontano all’attività portata avanti da 70 anni dalla nostra associazione, i cui ideali sono vicini all’insegnamento di don Luigi Ciotti di Libera. Non possiamo permettere che un circolo nostro affiliato autorizzi la presenza di queste macchine.

dddCresce intanto la risonanza all’iniziativa del Centro. L’esponente del Movimento 5 Stelle Enza Blundo ha aderito attraverso i social alla nostra iniziativa augurandosi che siano sempre più numerosi gli esercizi commerciali aderenti alla campagna anti-slot, rinunciando così al miraggio spesso disatteso di facili guadagni. «Cosa ancor più grave», spiega la senatrice, «è quando queste dinamiche del gioco d’azzardo vengono giustificate da presunte finalità benefiche , come fu fatto in occasione del terremoto di L'Aquila con il decreto “pro Abruzzo”». Il Comune di Pianella si è impegnato ad agevolazioni fiscali in favore di chi rinuncia alle slot.

Per divulgare la campagna, inviate le vostre segnalazioni o le vostre foto con il cartello #Abruzzonoslot all’indirizzo red.abruzzo@ilcentro.it

@motasemper

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