Terremoto, morti nel Convittoslitta a giugno la prima udienza

Rinviato al 7 giugno la prima udienza preliminare per i due imputati, il preside Livio Bearzi e il dirigente della Provincia Vincenzo Mazzotta nell’ambito dell'inchiesta per il crollo del Convitto Nazionale dove il 6 aprile 2009 sono morti tre minorenni. Gli imputati sono accusati di omicidio colposo e lesioni

L'AQUILA. Slitta al 7 giugno la prima udienza preliminare della maxi-inchiesta sui crolli del terremoto del 6 aprile 2009, prevista per questa mattina, in relazione al filone del Convitto Nazionale. Il rinvio è stato disposto dal Gup per difetto di notifica relativa all'udienza ai familiari di una delle tre vittime coinvolte nel crollo.

Mentre, infatti, sono state avvisate tempestivamente le famiglie della ragazza cecoslovacca, Marta Zelena, e di Luigi Cellini - il giovane originario di Trasacco per cui è stato chiesto un risarcimento di due milioni di euro - nessuna risposta è pervenuta dai famigliari di Ondrey Nuozovsky, la terza vittima, connazionale della Zelena. Sono due gli indagati che dovranno comparire davanti al Gup. L'ipotesi di reato sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni.

Nei giorni scorsi gli avvocati difensori di uno dei due indagati ha presentato ai giudici di Cassazione istanza di rimessione del processo ad altro giudice con il trasferimento del procedimento a Campobasso. Analoga istanza è stata presentata nei giorni scorsi per l'udienza preliminare relativa al crollo della Casa dello studente fissata il 26 maggio per il quale 11 sono gli indagati per la morte di 8 studenti.

Secondo gli avvocati i processi non possono essere svolti in condizioni di serenità e quindi devono essere trasferiti a Campobasso. Tra i punti evidenziati nell'istanza il clima che si è creato a seguito delle dichiarazioni del procuratore Alfredo Rossini e delle manifestazioni dei comitati dei familiari delle vittime.