Personale per le vaccinazioni a Colonnella (foto di Luciano Adriani)

CORONAVIRUS ABRUZZO

Vaccinazioni per i cinquantenni, prenotazioni dalle 12 ed è subito boom

Alle 16.30 già 28.400 richieste presentate sul portale. Possono iscriversi alla piattaforma i nati dal 1962 al 1971, le prime somministrazioni dal 20 maggio. Intanto, sono in arrivo 35mila dosi aggiuntive di vaccino AstraZeneca

PESCARA. E' boom di prenotazioni per il vaccino contro il Covid-19, in Abruzzo, per la fascia di età 50-59 anni. Dalle 12, orario di apertura della piattaforma, alle 16,30, sono 28.400 le richieste presentate sul portale. Nel giro di quattro ore e mezza ha prenotato più del 15% degli utenti interessati. Le somministrazioni prendono il via a partire dal 20 maggio.

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Da oggi il portale delle Poste ha aperto ad un’altra ampia fetta di popolazione abruzzese. Possono iscriversi alla piattaforma i nati dal 1962 al 1971. Le prenotazioni devono avvenire collegandosi al link https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/, inserendo il proprio codice fiscale e il numero di tessera sanitaria. Lo stesso portale è accessibile anche attraverso il sito della Regione Abruzzo. Le prime somministrazioni a partire dal 20 maggio. Prima infatti devono essere chiuse le categorie dei sessantenni e settantenni.

Intanto la campagna vaccinale procede. Secondo l'ultimo aggiornamento sono 542.871 le dosi somministrate in Abruzzo, pari all'89,6% delle 606.050 complessivamente consegnate.

La struttura commissariale nazionale ha disposto l’invio in Abruzzo di 35mila dosi aggiuntive del vaccino AstraZeneca. Lo fa sapere l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, che nella giornata di sabato aveva inviato una specifica richiesta al generale Figliuolo. “In occasione della visita del generale – spiega Verì – avevo prospettato la necessità di poter avere 35mila dosi aggiuntive di AstraZeneca, oltre quelle già programmate, in quanto con le attuali giacenze presenti nelle nostre farmacie potevamo avere difficoltà nel garantire le seconde dosi per il personale scolastico docente e non docente e per le forze dell’ordine. Questo perché nella nostra regione le rinunce a questa tipologia di vaccino sono state molto limitate rispetto ad altre aree del Paese e sono stati tantissimi gli over 60 e 70 che hanno ricevuto la prima somministrazione di AstraZeneca in queste settimane”.

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