Vaccini, terza morte sospetta in Abruzzo

Una donna di 73 anni di è spenta a Teramo a 19 giorni dalla profilassi. Il caso segnalato alla direzione sanitaria

TERAMO. Una morte forse legata alla somministrazione del vaccino antinfluenzale anche a Teramo.

E’ morta sabato nel reparto di rianimazione del Mazzini Rita Giuseppina Marcattili, 73 anni di Rapino, una frazione di Teramo. La donna era stata ricoverata in gravi condizioni il 26, con una grave insufficienza respiratoria da scompenso cardiaco. La donna, infatti, era da tempo cardiopatica, con un quadro clinico complicato da un’insufficienza renale.

Quanto il decesso sia collegato alla vaccinazione è difficile dirlo, anche perchè Rita Marcattili si era vaccinata il 7 novembre, cioè 19 giorni prima. Certo è che i figli raccontano che la 73enne teramana aveva subito lamentato dolori articolari, astenia e una febbriciattola difficile da debellare. Comunque dal reparto è immediatamente partita una segnalazione alla direttrice sanitaria, Gabriella Palmeri, che probabilmente oggi informerà il servizio di igiene ed epidemiologia pubblica. A differenza degli altri due casi segnalati in Abruzzo la donna è stata vaccinata con il Fluad, ma di un lotto con il numero immediatamente precedente ai due “incriminati”.

Saranno probabilmente gli accertamenti in corso sui farmaci sequestrati a chiarire se c’è un nesso fra la vaccinazione e il decesso. Di sicuro c’è che la donna teramana è arrivata con un versamento polmonare diffuso, come hanno confermato le radiografie. I medici della rianimazione le hanno fatto una terapia con un catetere per il monitoraggio emodinamico invasivo, ma purtroppo il quadro clinico è peggiorato: sono state operate anche tre defibrillazioni fino al decesso, avvenuto sabato.

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E’ il terzo caso di morte sospetta avvenuto in Abruzzo. Il primo è avvenuto a Francavilla: Erminio Sangiovanni, 89 anni è morto per un’improvvisa crisi respiratoria quattro giorni dopo essersi vaccinato. La procura ha disposto un’autopsia, che è ancora da eseguire. Il secondo caso è a Frisa, vicino Lanciano. Genoveffa Giovina Bellisario, 90 anni è morta il giorno dopo la somministrazione del vaccino. Da primi riscontri pareva che la morte fosse derivante da una trombosi – anche perchè la donna aveva avuto in precedenza un’ischemia – ma, come racconta il figlio Angelo Iasci, poi è venuto il sospetto che fosse collegata alla vaccinazione e da qui è scattata la segnalazione all’Agenzia per il farmaco. In entrambi i casi i vaccini facevano parte dei due lotti della Novartis su cui si appuntano i sospetti.

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