Vini d'eccellenza, in vetta Valentini e Masciarellima cresce tutta la regione

Ma cresce tutta la regione. Secondo la guida dell'Espresso vini abruzzesi sono tra i migliori in Italia

PESCARA. L'Abruzzo dei vini ha due produttori leader incontrastati che rispondono al nome di Valentini e Masciarelli. Negli anni queste due aziende hanno perso i loro storici fondatori Edoardo Valentini e Gianni Masciarelli ma l'eccellenza è rimasta, si può dire, inalterata nelle mani dei successori, rispettivamente Francesco Valentini e Marina Cvetic. Segno che è difficile disperdere i valori forti di un territorio quando questi sono ben trasmessi.

Valentini conquista le tre stelle della Guida dei vini dell'Espresso 2011 (in libreria da oggi), massimo riconoscimento sulla qualità aziendali. Masciarelli svetta tra tutti gli abruzzesi nella classifica dei vini d'eccellenza con il Trebbiano D'Abruzzo Castello di Semivicoli 2008.
Nella stessa categoria sono segnalati un Montepulciano d'Abruzzo Valentini 2006, e vini delle aziende Pepe Emidio, Cataldi Madonna e Torre dei Beati (vedi tabella).

La sottolineatura regionale non inganni. L'eccellenza segnalata dall'Espresso riguarda l'ambito nazionale. E i vini abruzzesi, ormai non bisognerebbe più dirlo, sono tra i migliori in Italia, e finalmente «un talento per decenni diluito in vini senza pretese», come rimarca la guida, trova nelle ultime stagioni «sempre più interpreti in grado di valorizzarlo».

Se oggi va segnalato un problema è quello della comunicazione. O meglio, di un minore traino da parte del territorio (le Langhe o l'Oltrepò sono marchi decisamente più forti rispetto a quello del Marrucino o del Loretano). E dunque è più su questo versante che su quello delle cantine che bisognerebbe lavorare. Comunque materia ce n'è. «Oggi al fianco delle cantine più affermate del comparto viticolo privato (Valentini, Masciarelli, Zaccagnini, Emidio Pepe)», affermano gli autori della guida «si affermano i nomi di Cataldi Madonna, Praesidium, Montori e Torre dei Beati, solo per citare quei produttori che negli ultimi tempi si sono distinti per una più alta continuità di rendimento. Per queste ragioni, il bilancio positivo degli ultimi assaggi non ci stupisce».

Nel campo dei bianchi, la guida segnala «l'ennesima conferma delle qualità del Trebbiano d'Abruzzo», e «la personalità decisa dei migliori Pecorino, bianco di carattere forte e delineato». La pattuglia dei Montepulciano, sottolinea ancora l'Espresso «guidata dall'ultima, imperdibile versione di Valentini, quest'anno è particolarmente ricca di spunti (e di stili), anche grazie alla valida vendemmia 2007: dal verace Montepulciano di Emidio Pepe, al moderno ma ben proporzionato Tonì di Cataldi Madonna, dall'opulento San Martino Rosso di Masciarelli, al mediterraneo Mazzamurello di Torre dei Beati».

La guida non dimentica i vini del Molise «che sebbene si confermi la regione italiana con il minor numero di aziende di qualità, offre una prestazione di squadra ancora una volta confortante, in cui spiccano i vini sempre più risolti ed espressivi prodotti dalla Di Majo Norante di Campomarino».

© RIPRODUZIONE RISERVATA